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Manovra 2025

Cosa c’è nella manovra 2025: governo approva oggi il Dpb e presenta il ddl Bilancio

Il governo sta definendo in queste ore la Manovra 2025, in vista del Consiglio dei ministri di questa sera. Confermati il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e l’Irpef a 3 aliquote, misure che diventano strutturali.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti accelera sulla manovra 2025, che probabilmente si aggirerà intorno ai 25 miliardi. Nell'ordine del giorno del Cdm di questa sera, convocato per le 20, c'è non solo il Documento programmatico di bilancio, il documento che contiene la cornice all'interno del quale verrà impostata la prossima manovra, e che dovrà essere inviato a Bruxelles entro la mezzanotte, ma anche lo schema di disegno di legge di Bilancio con le misure vere e proprie, testo che sarà mandato in Parlamento il prossimo 21 ottobre (Quest'anno la sessione di bilancio inizia dalla Camera dei deputati).

Ci sarà la tassazione degli extra profitti delle banche?

Ma cosa ci sarà all'interno del testo? Secondo quanto ha fatto trapelare lo stesso Mef nella serata di ieri, il nodo delle banche non è stato ancora sciolto. Fonti del dicastero hanno fatto sapere che il confronto con le banche "è in corso e andrà avanti a oltranza". Un'eventuale tassazione degli extra profitti delle banche ha creato non poche frizioni all'interno della maggioranza, con Forza Italia pronta a fare muro. Gli istituti bancari da parte loro, scrive il Sole 24 Ore, sono convinte non ci saranno sull'Ires o sull'Irap, ma un contributo sotto forma di intervento sulle DTA (imposte differite attive).

Ci saranno sicuramente gli interventi a sostegno dei redditi medio bassi e delle famiglie con figli. Ma, assicurano le stesse fonti, nessun aumento delle tasse per persone e aziende. Un modo per provare a mettere la parola ‘fine' sui "sacrifici per tutti" che lo stesso Giorgetti aveva evocato e poi smentito.

Andando più nel dettaglio dovrebbe essere confermati il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e l'Irpef a 3 aliquote, misure che diventano strutturali. Le entrate arriveranno soprattutto da tagli e razionalizzazione delle spese. Il ministro ha annunciato tagli per i ministeri da 3 miliardi, invece dei 2,4 già previsti per il 2025. Ma la cifra potrebbe anche essere più alta. Un piano, quello di Giorgetti, che si è subito scontrato contro i voleri degli altri ministri, primo fra tutti Salvini, pronto a difendere il proprio budget. Ma il titolare di Via XX Settembre non intende arretrare: "Se non mi dite dove intervenire, faccio io con i tagli lineari". Fonti qualificate spiegano però che questi tagli saranno flessibili, cioè saranno i singoli dicasteri a gestire i tagli e a stabilire come distribuire la cifra imposta dal Mef.

E cosa ci sarà per la Sanità?

Per quanto riguarda la sanità si parla di nuove risorse, circa 3,2 miliardi, soldi che il ministro della Salute Schillaci aspetta per avviare il piano triennale di assunzioni per medici e infermieri. Anche per la Pubblica amministrazione dovrebbero esserci fondi per i contratti 2025/2027, mentre sulle pensioni si punta a modificare il bonus Maroni, incentivando chi sceglie di rimanere al lavoro oltre l'età pensionabile. E ancora, si punta a confermare anche per il 2025 il bonus Ristrutturazioni al 50%, ma solo per le prime case: per tutte le altre da gennaio si passa al 36%.

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