Cosa c’è nel nuovo piano del governo Meloni per aumentare i posti negli asili nido
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto con cui punta ad aumentare la capienza negli asili nido. Secondo un calcolo effettuato da Fanpage sulla base di tabelle ministeriali, i nuovi posti disponibili grazie ai fondi stanziati sarebbero circa 63mila. Il target fissato dal Pnrr è di 150mila, dopo la revisione voluta dal governo e approvata dalla Commissione europea lo scorso novembre, che aveva portato a un taglio di circa 100mila posti rispetto all'obiettivo iniziale di 260mila.
L'obiettivo rimane raggiungere il 45% di copertura del servizio a livello nazionale entro il 2030, come stabilito dal Consiglio Ue nel 2021. Il nuovo Piano stanzia un totale di 734,9 milioni e definisce i criteri con cui verrano distribuite le risorse.
Cosa prevede il nuovo decreto
La misura firmata dal ministro Valditara, oltre a stanziare le risorse, definisce i criteri con cui verranno distribuite tra i Comuni, in base ai dati Istat relativi alla copertura del servizio nella fascia 0-2 anni, alla popolazione e al numero di bambini presente nel comune. È già noto inoltre un costo di massima, variabile e applicabile alla realizzazione e costruzione di nuove strutture e alla riconversione di altri edifici e immobili in asili.
Le 14 città metropolitane saranno oggetto di una distribuzione separata delle risorse. Avranno a disposizione, infatti, una quota dei fondi stanziati per attivare e potenziare asili nido, a prescindere dal livello di copertura già raggiunto. Potranno candidarsi anche comuni più piccoli di quelli individuati dal Piano: per farlo, dovranno aggregarsi con Comuni limitrofi con una convenzione, con l’obiettivo di garantire una gestione congiunta, efficace e sostenibile del servizio.
Ecco quante sono le risorse stanziate dal nuovo Piano
Dei 734,9 milioni stanziati con il nuovo decreto, 334,9 milioni arrivano dal Piano precedente; i restanti 400 milioni arrivano fondi aggiuntivi recuperati dal bilancio ministeriale.
"Si tratta di un investimento a cui attribuiamo un valore strategico per la qualità del sistema scolastico – ha commentato il ministro Valditara – Il nostro obiettivo è ampliare un servizio fondamentale per ridurre le disparità dei punti di partenza, venendo incontro nel contempo alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne, a cui offriamo uno strumento in più per la conciliazione tra lavoro e maternità".