Cosa cambia per il Superbonus: Forza Italia presenta un emendamento per rinviare il taglio del 110%
Cambiano le regole sul Superbonus. Come spiegato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuti in conferenza stampa per presentare il nuovo decreto Aiuti, la misura verrà ridimensionata al 90%. Questo taglio non riguarderà chi ha già cominciato i lavori, ma le preoccupazioni sul futuro della misura non mancano. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, da parte sua ritiene che "il governo abbia fatto una riflessione su quello che è lo stock dei crediti che potenzialmente ha in sé un rischio di creare una moneta parallela, e quindi ha dovuto per forza intervenire per bloccare questo questo rischio".
E poi ha aggiunto: "Le dichiarazioni però che son state fatte ministro Giorgetti, che sono comunque quelle di continuare a sostenere il settore ci tranquillizzano". Un'analisi del Centro studi di Unimpresa, però, evidenzia: "Il nuovo blocco del sistema del Superbonus corre il pericolo di generare una crisi di liquidità per decine di migliaia di aziende italiane e di fermare, conseguentemente, una parte rilevante dei cantieri edilizi". Non solo: secondo il report le imprese in difficoltà con la liquidità potrebbero essere costrette a forme illegali di finanziamento: "Si profila uno scenario di rischio usura dilagante, particolarmente esteso ed accentuato nelle regioni più piccole, quelle del Sud e nei territori economicamente più deboli".
Ad ogni modo, per capire meglio come funzionerà la misura bisognerà attendere la pubblicazione del decreto. Dalle anticipazioni di Meloni e Giorgetti, però, sappiamo che di fatto viene creato um doppio vincolo: per chi avrà effettuato entro il 25 novembre la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cilas) il Superbonus resterà al 110%. Dal 2023, però, lo sconto verrà ridotto al 90%. Questa riduzione perché, come spiegato dalla presidente del Consiglio, la misura ha provocato un buco nel budget, rispetto a quanto inizialmente previsto, di circa 38 miliardi di euro. Costringendo quindi il governo a rivederla a ribasso.
Dalla stessa maggioranza, però, c'è chi frena.
"Era doveroso intervenire sul Superbonusper contenere la spesa pubblica e per correggere distorsioni. È altrettanto doveroso dare certezze agli operatori del settore. Per questo, Forza Italia lavorerà per spostare la data di scadenza delle agevolazioni almeno di un mese per chi ha già deliberato in assemblea di condominio e ha già stipulato contratti", si legge in una nota dei capigruppo di Forza Italia Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo annunciando di aver presentato un emendamento in tal senso. Il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, sponsorizzatore della misura, invece attacca: "Sul Superbonus il governo cambia le regole in corsa e rompe il patto con famiglie e imprese, danneggiando chi aveva già programmato investimenti".