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Corteo M5s contro la precarietà e per il salario minimo, anche Schlein in piazza: “Uniamo le forze”

Oggi in piazza a Roma il Movimento 5 stelle contro la precarietà del mondo del lavoro e per chiedere un salario minimo e una misura di sostegno al reddito. Si è unita anche la leader del Pd, Elly Schlein: ha insistito sulla necessità di lavorare insieme, con tutte le opposizioni, sui temi del lavoro.
A cura di Luca Pons
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"Avete fatto bene a mobilitarvi, Giuseppe". "Ce lo siamo detti, di percorso ne abbiamo da fare ma assolutamente questo è un buon passaggio. E grazie per essere venuta". Tra Elly Schlein e Giuseppe Conte, in piazza insieme contro la precarietà del lavoro nella manifestazione indetta dal Movimento 5 stelle, c'è stato un dialogo breve ma significativo. "Volevamo dare un segnale sulla volontà di lavorare insieme contro la precarietà, con il salario minimo, con il reddito", ha aggiunto Schlein.

La manifestazione "Basta vite precarie" è partita a piazza della Repubblica, a Roma, oggi sabato 17 giugno, per protestare contro le politiche del governo Meloni che aumentano la precarietà del mondo del lavoro. Secondo gli organizzatori, c'erano tra i 15mila e i 20mila partecipanti. Come anticipato da Conte a Fanpage.it, tra le richieste c'era l'istituzione di un salario minimo legale, ma sul tavolo si è messo anche il tema del reddito di cittadinanza, del sostegno alla povertà, dei contratti a termine agevolati con il decreto approvato il primo maggio dal governo.

L'intervento di Giuseppe Conte: "Il governo fa cassa sui poveri"

"Una piazza così affollata va al di là delle aspettative. Oggi la gente poteva andare al mare, invece viene qui, a manifestare l'insoddisfazione e il disagio che il governo non vuole ascoltare", ha dichiarato Conte. "Questa è la piazza della maggioranza del Paese". E sul dialogo del Pd: "Dobbiamo lavorare sui temi, non su incontri ai vertici. Apprezzo che sia venuta Elly Schlein per il Pd, Fratoianni, tante realtà politiche e civiche".

Dal palco, poi Conte ha parlato ancora del salario minimo:  "Abbiamo perso potere di acquisto nei confronti di altri Paesi che invece lo hanno incrementato. Dobbiamo porre rimedio con il salario minimo legale: è la strada giusta, perseguita anche da Francia, Spagna e Germania. Se governo non ci vuole a ascoltare, ascolti almeno la Banca d'Italia".

Il lavoro in Italia "si sta facendo sempre più precario e il governo ha fatto un errore colossale quando il 1 maggio ha voluto celebrare la festa del lavoro introducendo il decreto precarietà", ha continuato il leader M5s. E sulle misure contro la povertà: "Al di là degli slogan e della battaglia combattuta contro i poveri, il governo si è accorto che sarebbe stato un disastro sociale abolire il reddito di cittadinanza. Quella revisione che hanno fatto metterà sul lastrico i cosiddetti occupabili, categoria astratta. Chi non trova lavoro verrà abbandonato dallo Stato, tanto più che siamo a giugno e non c'è ombra di corsi di riqualificazione. Noi siamo disponibili a lavorare sulla riforma, il problema è: la vuoi fare o vuoi solo fare cassa?".

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Schlein apre alla collaborazione: "Sul salario minimo ci siamo tutti"

Ieri sembrava che dal Partito democratico avrebbe partecipato solo una delegazione di pochi componenti. Questa mattina, invece, è stato annunciato che anche la segretaria Schlein avrebbe preso parte all'inizio del corteo. "Ci tenevamo a portare un segnale della volontà di unire le nostre forze con le altre opposizioni sui temi su cui oggi il Movimento ha scelto di mobilitarsi", ha dichiarato la leader dem una volta arrivata in piazza.

I temi sono quelli noti: "La lotta contro la precarietà, che questo decreto lavoro del governo Meloni aumenta, con la scelta di estendere i contratti a termine e con la scelta di estendere i voucher, quando in altri Paesi invece si limitano strumenti simili. Contro la paura di futuro. E anche nella difesa di uno strumento di sostegno al reddito, che il governo Meloni sta sostanzialmente cancellando: riduce le risorse a favore delle fasce più povere e al contempo restringe fortemente l'accesso agli strumenti di contrasto della povertà".

La presenza di Elly Schlein è stato un segnale che l'intesa tra Pd e Movimento 5 stelle, soprattutto sui temi del lavoro e della povertà, può rafforzarsi. Ma la segretaria non ha voluto restringere il campo: "Con le altre opposizioni ci sono terreni comuni, lo diciamo e lo vediamo spesso. Uno di questi è la battaglia per il lavoro di qualità e per il salario minimo: non ci sono solo le proposte di Pd e M5s, ma anche di Alleanza Verdi-Sinistra e di Calenda. Vogliamo unire le nostre battaglie dentro e fuori il Parlamento". Anche Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, era presente e ha dichiarato che c'è "bisogno di un'azione unitaria delle opposizioni subito". Dai Verdi, Angelo Bonelli non ha partecipato, ha augurato una "buona manifestazione" e si è detto disponibile al confronto, pur sottolineando le differenze tra Avs e i centristi di Azione.

Polemica di Azione-Italia viva: "Staremo alla larga dai 5s e da chi li appoggia"

La scelta di prendere parte a una manifestazione indetta dal Movimento ha fatto storcere il naso a qualcuno nel Terzo polo, e in particolare in Italia viva. Enrico Borghi, ex dem, ha twittato che "non si era mai visto il leader della sinistra italiana rincorrere così un altro partito" e "rendersi subalterno". Nicola Danti, vicepresidente del gruppo europeo Renew Europe, ha commentato: "Evidentemente per la segretaria del Pd la promessa di coalizione con il M5s è un debito". E anche Ettore Rosato, coordinatore nazionale del partito di Matteo Renzi, ha attaccato: "Pd e M5S oggi sono impegnati in uno scontro ideologico con il Governo che non ha senso, non è produttivo e si lascia dietro solo macerie".

Anche da Azione si è espresso Osvaldo Napoli: "Mette qualche tristezza vedere il Pd di Elly Schlein risucchiato nel festival dell'estremismo pentastellato su un tema cruciale come il lavoro, per il quale Azione ha avanzato proposte concrete". E lo stesso leader Carlo Calenda si è espresso contro la manifestazione: "Sono pericolosi populisti. Hanno fatto disastri, governato con la peggiore destra, si sono accaparrati ogni incarico possibile dopo aver predicato l’antipolitica. Continueremo a stare alla larga dai 5S e da chi deciderà di unirsi a loro".

I vertici del Pd, invece, si sono mobilitati per difendere la scelta di Schlein. "L'alternativa alla destra non si costruisce con accordi a tavolino, ma a partire da battaglie comuni", ha scritto Alfredo D'Attorre. "Le piazze non si commentano, si frequentano. Questo fa una forza politica che vuole cambiare il Paese e ha a cuore la vita degli italiani. Così si costruisce un'alternativa larga a questo governo", ha chiuso la questione Marco Furfaro, altro componente della segreteria dem.

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