Corruzione in Qatar, coinvolto Marc Tarabella: l’europarlamentare che diede del fannullone a Salvini
Si allarga di ora in ora il terremoto politico che sta coinvolgendo il Parlamento europeo. Dopo la diffusione della notizia dell'indagine a carico dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri e di altri tre cittadini italiani, che avrebbero – secondo la procura federale belga – tentato di "influenzare le politiche del Parlamento Ue" per conto di autorità del Qatar, da Bruxelles continuano ad arrivare novità in merito all'inchiesta e soprattutto alla portata dei fatti. Secondo le ricostruzioni dei media internazionali, infatti, sarebbero coinvolti anche la deputata greca Eva Kaili – attualmente vicepresidente dell'assemblea di Strasburgo – e gli europarlamentari belga Maria Arena e Marc Tarabella. Si tratta di tutti membri dei socialisti e democratici.
In sostanza gli europarlamentari e funzionari dell'Eurcamera avrebbero ricevuto ingenti somme di denaro dal Qatar per influenzare decisioni comunitarie. Lo stesso Panzeri era stato eletto nelle fila del Partito Democratico, poi – dopo aver terminato il mandato da europarlamentare – era rimasto in Belgio e lavorava ufficialmente nello staff di Kaili. La deputata greca, tra l'altro, sarebbe in attesa di essere interrogata dalla procura belga in queste ore. Mentre in Italia sarebbero state arrestate moglie e figlia di Panzeri.
L'ufficio di Marc Tarabella all'Europarlamento è stato sequestrato dalla polizia giudiziaria. Dell'eurodeputato di origini abruzzesi si era parlato molto in Italia qualche anno fa, per via di un duro scontro con Matteo Salvini quando il leader della Lega era a sua volta parlamentare europeo. In un discorso in plenaria Tarabella diede del fannullone a Salvini, per non essersi fatto mai vedere durante i lavori in Aula e in commissione.
"La vicenda giudiziaria che coinvolge Antonio Panzeri, la sua famiglia e altri importanti eurodeputati di sinistra è grave e sconvolgente – è il commento di fonti della Lega – Dopo anni di fango e di accuse (senza prove) ai rivali politici, è il Pd che deve chiarire immediatamente agli italiani se alcuni suoi eletti e alleati hanno ricevuto denaro da Paesi stranieri". E ancora: "Sarà importante che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riferisca in Aula e che ci sia una convocazione urgente del Copasir. Dal Pd e dai suoi alleati non accetteremo silenzi e ambiguità su una vicenda che da garantisti speriamo infondata ma che, a quanto emerge, appare gravissima".