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Covid 19

Viminale: controlli in strade, stazioni e aeroporti. Carcere per chi viola quarantena

Chi viola la quarantena rischia il carcere, si dispone di controlli in aeroporti, stazioni, caselli autostradali, e chi si sposta deve avere con sé un’autocertificazione: ecco cosa prevede la direttiva inviata dal ministero dell’Interno ai prefetti sull’applicazione del Dpcm approvato la scorsa notte.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministero dell'Interno ha inviato ai prefetti una direttiva sull'applicazione del Dpcm approvato la scorsa notte: chi viola la quarantena rischia il carcere, si dispone di controlli in aeroporti, stazioni, caselli autostradali, e chi si sposta deve avere con sé un'autocertificazione. Questo, in breve, il contenuto del documento del Viminale per l'attivazione di controlli nelle "aree a contenimento rafforzato", che comprendono l'intera Regione lombardia e altre 14 province nel Nord Italia. La direttiva è stata redatta dalla ministra Luciana Lamorgese, dal capo della polizia Franco Gabrielli e dalle direzioni del dipartimento di pubblica sicurezza e i prefetti sul territori.

Per prima cosa la direttiva prevede la convocazione immediata dei comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica, in modo che questi assumano le necessarie misure di coordinamento. Inoltre si precisano i comportamenti da tenere in materia di spostamenti e si indica come utilizzare le autocertificazioni: mentre alle persone nelle nuove zone rosse è concesso lo spostamento solo per esigenze lavorative o di salute, per coloro che si trovano in quarantena vige il "divieto assoluto, che non ammette eccezioni". Le sanzioni per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella indicata dall'articolo 650 del codice penale, "salvo che non si possa configurare un'ipotesi più grave quale quella prevista dall'articolo 452 del Codice penale, delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica".

Tali controlli avverranno principalmente nei punti strategici lungo le infrastrutture principali: sulle autostrade e strade principali questi saranno effettuati dalla polizia stradale, mentre i carabinieri e la polizia municipale si occuperà della viabilità ordinarie. Saranno controllate anche le stazioni ferroviarie e si prevedono verifiche sullo stato di salute dei passeggeri tramite termoscanner. Controlli anche per le navi da crociera: a Venezia non sarà più permesso ai turisti sbarcare nelle città. Nel testo della direttiva si legge:

1) La convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento.

2) Indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”:
a) gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.
b) I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.
c) Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.
d) Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.
e) Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.
f) Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

3) La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

4) La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica)

5) Viene richiamata l’attribuzione del prefetto al monitoraggio dell’attuazione delle misure previste in capo alle varie amministrazioni. Per quanto concerne le prescrizioni finalizzate a uniformare gli interventi per contrastare l’epidemia sul resto del territorio nazionale.

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