Coronavirus, Salvini: “Da Bellanova un volantino ambiguo sul nostro cibo”. Ministra: “Imbarazzante”
Botta e risposta tra il segretario del Carroccio Matteo Salvini e la ministra Teresa Bellanova sulla sicurezza del cibo e del vino italiani connessa al coronavirus. "In questo momento gli italiani, in particolare gli imprenditori, si aspettano da chi è al governo certezze e sostegno, non dubbi o ignoranza". L'attacco del leader della Lega Matteo Salvini è rivolto al volantino diffuso al ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Agricoltura, guidato dalla renziana Bellanova, in cui non si esclude esplicitamente la trasmissione del coronavirus con il cibo. "Una circostanza duramente criticata anche dall'Alleanza della Pesca", ha aggiunto Salvini.
L'ex ministro dell'Interno si è scagliato insomma contro la scelta comunicativa del dicastero. Pochi giorni è stato infatti organizzato un incontro al ministero, nel Salone dell’Agricoltura, che aveva l’obiettivo di promuovere il cibo italiano. Ed è lì che è stato distribuito il depliant informativo, che secondo la Lega, non spiega accuratamente se il cibo possa o meno essere contaminato.
Nel volantino si legge: "È improbabile che il virus venga trasmesso attraverso il cibo. Non ci sono ancora prove comunque di ciò che sta accadendo con il Coronavirus del 2019". L'Alleanza della Pesca si è lamentata appunto per l'ambiguità del messaggio.
Anche il senatore Gian Marco Centinaio, responsabile del Dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega, ha criticato duramente il volantino in questione: "I prodotti italiani sono delle eccellenze e fanno bene alla salute. Dovrebbe confermarlo con forza tutto il governo, a partire dal ministro Bellanova che invece organizza pranzi al ministero dove si sostiene che ‘è improbabile' che il virus si trasmetta col cibo. Una pericolosa ambiguità, che umilia il made in Italy e ferisce il settore agroalimentare già duramente colpito dalle conseguenze dell’emergenza".
Secca la replica della ministra Bellanova: "Centinaio e Salvini sono imbarazzanti. Le mie parole sono chiare: l'Italia fa bene. Il nostro cibo e i nostri vini sono sicuri. Punto. Chi vuole fare polemica oggi forse non si rende conto della necessità di aiutare il Paese a superare questa fase critica e rilanciare l'economia. Noi vogliamo dare risposte concrete a tutta la filiera agroalimentare, non abbiamo tempo per gli speculatori di professione sulle paure".