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Salvini contro Conte: “Non si rende conto dell’emergenza sanitaria causata da Coronavirus, la sottovaluta”

Matteo Salvini, dopo l’incontro dei leader dell’opposizione con il premier Giuseppe Conte sul coronavirus, ha attaccato il governo, chiedendo misure più stringenti: “Tutto quello che non è strategico va chiuso, escluso alimentari, farmacie, Sanità, Sicurezza. Dal Governo non ci sono indicazioni chiare, occorre anche un intervento straordinario per i sindaci”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Finalmente qualcuno ci ha ascoltato ma esco preoccupato: abbiamo portato la voce di medici, sindaci, imprenditori, lavoratori che chiedono misure forti e drastiche subito, di chiudere tutto adesso per poi ripartire, ma la risposta è stata ancora no, ancora totale incertezza". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, dopo l'incontro dei leader dell'opposizione con il premier Giuseppe Conte. "Non vorrei che qualcuno stesse sottovalutando", ha detto, commentando il ‘no' del governo alla richiesta di misure più rigide.

"Ci hanno detto: ‘Vi faremo sapere'… Noi stiamo dimostrando responsabilità, voglia di dialogo e compattezza. Non sono contento di quello che ho sentito: non ci sono tempi certi per l'economia e non si rendono conto dell'emergenza sanitaria".

"Se questo virus si propagasse in tutta Italia, ricordo che nel sud non c'è lo stesso sistema sanitario. Quindi non vorremmo tra 10 giorni tornare a a Palazzo Chigi portando di nuovo non il nostro ma il parere dei medici. Meglio chiudere per venti giorni che non capire cosa fare. Il nostro l'abbiamo fatto. Abbiamo la coscienza a posto", ha aggiunto Salvini, secondo cui il nuovo decreto del governo, che ha allargato le misure inizialmente previste per le regioni del Nord a tutto il Paese, in un'ottica di contenimento del coronavirus, non è abbastanza. "Tutto quello che non è strategico va chiuso, escluso alimentari, farmacie, Sanità, Sicurezza. Dal Governo non ci sono indicazioni chiare, occorre anche un intervento straordinario per i sindaci", ha sottolineato.

"Perdonatemi, ma io non ho capito una mazza. I negozi sono aperti ma la gente può uscire solo per andare al lavoro. E allora chi caspita può andare nei negozi aperti? A me pare che siamo alla follia", è il post di un follower che Matteo Salvini ha pubblicato sul proprio profilo Twitter, aggiungendo come commento: "Questo si chiedono le persone. E sono le domande che sto facendo ora al presidente Conte a Palazzo Chigi".

"Se uno dovesse riavvolgere il nastro si può dire che se avessero ascoltato i medici e gli amministratori del nord a febbraio non saremmo qui. Non c'è una risposta precisa: vorrei che qualcuno dicesse apro tutto o chiudo tutto ma no a incertezza".

"Come si fa a tenere negozi aperti, uffici pubblici aperti, e dire di non uscire? – si è chiesto ancora il leader della Lega – L'unica micro soddisfazione che forse si avvicinano ai 10 miliardi. Se arrivano a 30 miliardi ci risparmiamo altre sette visite".

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