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Renzi intervistato da CNN su emergenza Coronavirus. Di Battista: “Antitaliano, frustrato, drogato di visibilità”

“Oggi l’altra vergogna della politica italiana, Matteo Renzi, si è messo a insultare il nostro Paese all’estero. “Non fate gli errori dell’Italia” ha detto alla CNN questo anti-italiano, frustrato e drogato di visibilità. Non dimentichiamolo”: con queste parole Alessandro Di Battista ha attaccato Matteo Renzi, intervistato dall’emittente televisiva statunitense sull’emergenza coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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Alessandro Di Battista interviene rispetto alle controverse dichiarazioni di Christine Lagarde, governatrice della Banca centrale europea. E ne approfitta per accusare il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che secondo l'ex deputato del Movimento Cinque Stelle starebbe concorrendo a insultare l'Italia dall'estero. "Dopo Salvini a El pais oggi l'altra vergogna della politica italiana, Matteo Renzi, si è messo a insultare il nostro Paese all'estero. “Non fate gli errori dell'Italia” ha detto alla CNN questo anti-italiano, frustrato e drogato di visibilità. Non dimentichiamolo", scrive Di Battista su Facebook.

In merito alle parole della presidente della Bce, l'attivista pentastellato afferma: "L'Europa, ad oggi, non esiste ed anche i più fervidi europeisti (in realtà i veri assassini del progetto europeo) forse se ne stanno rendendo conto. Poco fa, in piena crisi economica e sociale da coronavirus, Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha pronunciato una frase a dir poco indecente. “Non è compito della BCE ridurre gli spread”. Sembra una frase detta male, una gaffe come la chiama il Corriere della Sera ma nasconde molto di più. O inadeguatezza assoluta o connivenza con il sistema di speculatori che stanno aggredendo il nostro Paese proprio in questi giorni difficili. La borsa di Milano, dopo l'uscita della Lagarde, ha perso quasi il 17%. Un crollo senza precedenti".

Le parole di Lagarde

"Avevo detto che speravo di non dover mai fare un ‘whatever it takes" e "non intendo passare alla storia per un ‘whatever it takes due'", perché "ridurre lo spread non è nostro compito",  aveva detto Lagarde. in conferenza stampa. La presidente della Bce abeba anche sottolineato la disponibilità, al tempo stesso, "a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per far fronte ai rischi che possono rappresentare una minaccia per l'Eurozona". E ancora: "Se si sommano tutte le misure annunciate finora si arriva a 27 miliardi di euro, un quarto dell'uno per cento del Pil dell'area dell'euro. L'Italia, con le sue banche, le sue imprese, i suoi cittadini, beneficerà pienamente di tutti gli strumenti messi in campo dalla Bce".

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha replicato: "L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l'azione".  Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, invece ha commentato: "L'Europa richiede ai Paesi membri misure decise al fine di contrastare efficacemente l'emergenza sanitaria. In particolare il compito della Banca Centrale deve essere quello non di ostacolare, ma di agevolare tali interventi, creando condizioni finanziarie ad essi favorevoli".

Le accuse di Di Battista

Proseguendo nel suo post, Di Battista scrive: "Gli avvoltoi finanziari esistono, sono come quegli sciacalli che rubano nelle case terremotate e la Lagarde, in sostanza, gli ha mandato un messaggio: “Fate quel che volete, non sarò io ad impedirvelo”.Condivido la richiesta di dimissioni della Lagarde appena avanzata dal gruppo M5S in Europa".

Di Battista rivendica un ruolo di banca centrale che rassicuri le economie dei Paesi membri, e rilancia la questione del Mes: "In situazioni di crisi economica eccezionale come quella che stiamo vivendo c'è bisogno di una Banca Centrale che funga da prestatore di ultima istanza e rassicuri illimitatamente le economie dei Paese europei, i cittadini e le imprese. Rigettare la riforma del MES è la prima azione che l'Italia ha il dovere di fare (e tutto il Movimento è compatto su questo punto) per dimostrare che non si è più disposti ad accettare intollerabili ricatti".

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