Coronavirus, nuovo decreto: congedo straordinario, voucher baby sitter e cassa integrazione speciale
Il governo è al lavoro su nuove misure per l'emergenza coronavirus in Italia "a tutela di tutte le imprese, i lavoratori e le famiglie italiane". Ad annunciarlo è la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, in conferenza a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri di questa mattina, che ha stanziato 25 miliardi di euro per far fronte all'emergenza sanitaria che sta attraversando il Paese.
Catalfo ha parlato di "un allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti", della possibilità di utilizzare un "fondo salariale per le aziende da 5 a 15 dipendenti e una cassa in deroga speciale che vada a tutelare tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore, su tutto il territorio nazionale". Queste disposizioni saranno "correlate anche da norme per la famiglia, un congedo parentale speciale per tutte le famiglie italiane e, in alternativa, un voucher baby sitter. Si prevederanno – ha aggiunto la Catalfo – norme speciali per gli stagionali e gli autonomi anche con la previsione della sospensione dei contributi previdenziali in modo da tutelare tutti i settori". In pratica la ministra ha anticipato alcuni di provvedimenti che saranno contenuti nel nuovo decreto del prossimo venerdì, per contenere l'epidemia di Covid-19, il dl Coronavirus ter, che sarà varato dal prossimo Cdm
Il nuovo decreto si baserà sull'assunto che "nessuno dovrà perdere il lavoro. Prevediamo la cassa integrazione per tutti" comprese le microaziende "e integrazione salariale per autonomi, stagionali, operatori dello spettacolo e lavoratori a tempo determinato. Sarà poi rafforzato il congedo parentale e contribuiremo alle spese per la baby sitter", ha confermato anche il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Quanto durerà il periodo di congedo parentale? Una delle proposte è stata avanzata dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti: si parla di un congedo parentale di 15 giorni, per poter così coprire un periodo di tre settimane – il decreto ‘Io resto a casa' è valido fino al 3 aprile – e questi giorni dovranno essere suddivisi tra padre e madre in modo proporzionale, per non sbilanciare il peso esclusivamente sulle donne, che devono occuparsi dei figli, dopo la chiusura di tutte le scuole. Per le famiglie monogenitoriali dovrebbe essere riconosciuto il massimo all'unico genitore presente, e lo stesso vale per il coniuge di chi lavora in ospedale, coprendo senza sosta turni diurni e notturni.
L'obiettivo "non discriminare nessuno – ha spiegato la ministra in un'intervista su ‘La Stampa' – ma è evidente che urge un rinforzo straordinario per chi è chiamato oggi sulla linea del fronte come i medici, gli operatori sanitari e i ricercatori". Con il congedo "bisogna coprire almeno tre settimane".
Chi può richiedere il congedo? Lo potranno richiedere i genitori di minori fino a 14 anni e "ovviamente nel caso si tratti di figli disabili non c'è limite di eta'". La seconda tipologia d' intervento, che però stando a quanto ha detto oggi la ministra Catalfo in conferenza stampa dovrebbe essere alternativa al congedo, è il voucher, e cioè "almeno 600 euro, che salirebbero a mille nel caso di operatori sanitari e di ricercatori, per coprire le spese di baby sitter e aiuti familiari" a chi si prenda cura di una persona disabile o di anziani bisognosi di assistenza".
"Chiederò che tutti i lavoratori possano usufruire di entrambe le agevolazioni ma dovremo fare bene i conti. È verosimile che i dipendenti possano scegliere tra il congedo e il voucher". È probabile "che la modulazione del congedo sarà in base al reddito. Il voucher no, ho chiesto che sia erogato a tutti". Per le risorse "oggi vedremo con gli altri ministeri competenti, in particolare il Mef e la Ministra Catalfo".