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Covid 19

Nel nuovo decreto anti-Coronavirus chiusura di cinema e teatri in tutta Italia

Tra le misure per il contrasto e il contenimento del coronavirus in tutto il territorio nazionale, previste dal nuovo decreto firmato nella notte dal presidente Conte, c’è la sospensione delle manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, “inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico e privato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nella notte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm con ulteriori misure più stringenti per il contenimento e il contrasto della diffusione del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. La firma è arrivata a tarda notte quando il premier, in una conferenza stampa notturna, ha spiegato il provvedimento e fatto chiarezza rispetto alla bozza circolata prima dell'ufficialità, e che aveva scatenato il panico tra i cittadini che vivono all'interno delle zone rosse, e cioè l'intera Lombardia e altre 14 altre province in Piemonte, Emilia Romagna, Marche (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola).

Ieri sera era stata diffusa anche la bozza di un secondo decreto, con misure parzialmente restrittive per tutto il resto d'Italia, e che poi sono state inglobate nel decreto unico.

Le misure valide per tutto il territorio nazionale

All'articolo 2 del decreto, dal titolo "Misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus Covid-19", che ampliano quelle previste nel precedente decreto. La novità è la chiusura di cinema e teatri, che fino ad ora erano rimasti aperti, nei casi in cui nelle sale era possibile mantenere almeno un metro di distanza tra le persone che assistevano agli spettacoli: "Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico e privato", si legge nel testo.

Al punto ‘c' si legge: "Sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimiliati, con sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione". Anche i musei chiudono le porte al pubblico. Mentre per quanto riguarda i bar e i ristoranti rimane l'obbligo, a carico del gestore, "di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, pena, anche qui, la "sospensione dell'attività in caso di violazione". La distanza di sicurezza tra individui deve essere rispettata anche all'interno dei negozi, dove il gestore dovrà garantire l'adozione "di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone". In tutta Italia gli eventi sportivi e gli allenamenti avverranno a porte chiuse e in assenza di pubblico. Come era stato stabilito dal decreto precedente, viene confermata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 marzo. Sospesi anche tutti i viaggi d'istruzione, "le iniziative di scambio e gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate". L'apertura di chiese e luoghi di culto dipenderà dalla possibilità di evitare assembramenti, "tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi".

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