La Russa e l’assessore di Fdi: “Per evitare il contagio da Coronavirus meglio il saluto romano”
“Non stringete la mano a nessuno, il contagio è letale. Usate il saluto romano, antivirus e antimicrobi”. Il messaggio è, probabilmente, ironico. Ed è stato pubblicato sui social prima da Andrea Nadalini, assessore del comune di Codroipo, e poi anche da Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato. Entrambi sono esponenti di Fratelli d’Italia. Il primo, Andrea Nadalini, è assessore nel comune di Codroipo dove si occupa di frazioni e Protezione civile. Il suo post era ironico, spiega. Ma comunque ha preferito rimuoverlo dopo le polemiche. Nel post non solo si leggeva la frase in cui si consigliava di ricorrere al saluto romano, ma si riportavano – su sfondo nero – anche tre faccine con le mascherine che lasciano intendere che il riferimento è al Coronavirus.
Il post di Nadalini è stato criticato da Fabio Marchetti, sindaco di Codroipo: “Non è ammissibile che un assessore della mia giunta possa abbandonarsi a ilarità e commenti su una situazione oltremodo seria, dimenticando di rivestire un ruolo importante e di dover soppesare le parole, ancor di più se messe per iscritto”.
Poi c’è il post di La Russa. Pubblicato su Twitter ma rimosso subito dopo dal vicepresidente del Senato. La frase è la stessa. Dopo la rimozione, però, il senatore di Fdi ha spiegato che la colpa è di un suo collaboratore, scrivendo: “Alfonso ha messo sui miei social un post ironico ma forse sul virus potrebbe suonare fuori luogo e gli ho detto di toglierlo”.
Non è bastato rimuovere il post per evitare le critiche di Emanuele Fiano, del Pd: “Grave e imbarazzante che il vicepresidente del Senato faccia ironia sul virus di cui tutto il mondo parla da giorni e che sta seminando vittime e angoscia. Ancora più grave che La Russa usi il coronavirus come spot per il saluto romano, il saluto usato dai fascisti e dai nazisti, vietato dalla legge dello Stato che nasce dalla Costituzione antifascista. Se non è stato lui a scrivere quel post, si scusi chi l’ha scritto, l’ironia ha dei limiti. La Russa è un uomo delle istituzioni, visto che lui stesso lo ha fatto togliere vuol dire che anche lui lo sa che su certe cose non si scherza”.