Bce mette in campo 750 miliardi contro l’emergenza Coronavirus. Conte: “L’Ue batte un colpo!”
I casi di coronavirus in Europa continuano a crescere. L'emergenza sanitaria ed economica riguarda ormai tutta l'Unione: e mentre ci si prepara a curare un numero sempre più alto di persone, le attività commerciali restano chiuse, le borse chiudono in rosso e lo spread avanza. Tanto da far scattare una riunione d'emergenza nella notte del Consiglio della Banca centrale europea. E arriva la risposta da Francoforte: 750 miliardi di euro di titoli pubblici e privati da acquistare entro la fine del 2020. Un bazooka di liquidità che si aggiunge ai 120 miliardi già promessi nel vertice della scorsa settimana. "Non ci sarà alcun limite pur di salvare l’euro", ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde.
Un vero e proprio piano di emergenze, perché "tempi straordinari richiedono un'azione straordinaria": un nuovo quantitative easing, quindi, per mettere un freno ai rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria dell'Eurozona ai tempi del coronavirus. Un programma di acquisti che terminerà solo quando il Consiglio direttivo giudicherà terminata la crisi dall'epidemia, e comunque non prima della fine dell'anno.
La reazione di Giuseppe Conte
"L'Europa batte un colpo! Forte, sonoro, adeguato alla gravità dell'emergenza sanitaria che stiamo affrontando e dello shock economico che ne consegue. Bene la Bce", scrive nelle sue pagine social Giuseppe Conte. Un nuovo approccio che arriva dopo le tensioni dei giorni scorsi, quando Lagarde aveva detto che non fosse compito della Banca centrale ridurre lo spread, facendo di fatto un passo indietro rispetto alla forte crisi innescata dal coronavirus. In quell'occasione Conte aveva commentato: "L'Europa richiede ai Paesi membri misure decise al fine di contrastare efficacemente l'emergenza sanitaria. In particolare il compito della Banca Centrale deve essere quello non di ostacolare, ma di agevolare tali interventi, creando condizioni finanziarie ad essi favorevoli".
Il piano da 750 mld della Bce
Nella tarda notte il Consiglio direttivo della Bce ha comunicato di aver deciso di:
Avviare un nuovo programma temporaneo di acquisto di titoli del settore pubblico e privato per contrastare i gravi rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e le prospettive per l'area dell'euro rappresentate dall'epidemia e dalla crescente diffusione del coronavirus, COVID-19. Questo nuovo programma di acquisto di emergenza pandemica (Pandemic Emergency Purchase Programme, Pepp) avrà una dotazione complessiva di 750 miliardi di euro. Gli acquisti saranno condotti fino alla fine del 2020 e includeranno tutte le categorie già ammesse nell'ambito del programma di acquisto di attività (App) esistente. Per gli acquisti di titoli del settore pubblico, il riferimento continueranno a essere le banche centrali nazionali. Allo stesso tempo, gli acquisti nell'ambito del nuovo Pepp saranno condotti in modo flessibile. […] Il Consiglio direttivo interromperà gli acquisti netti di attivi nell'ambito del Pepp una volta che la crisi del coronavirus Covid-19 è terminata, ma in ogni caso non prima della fine dell'anno.
[…]
Il Consiglio direttivo della Bce è impegnato a svolgere il proprio ruolo nel supportare tutti i cittadini dell'Eurozona in questo periodo estremamente impegnativo. A tal fine, la Bce garantirà che tutti i settori dell'economia possano beneficiare di finanziamenti a loro sostegno che consentano di assorbire questo shock. Questo vale anche per famiglie, aziende, banche e governi. Il consiglio direttivo farà tutto il necessario nel suo mandato. Il Consiglio direttivo è anche pronto ad accrescere i suoi programmi di acquisto e ad adeguarne la composizione, per quanto necessario e per tutto il tempo necessario. Esplorerà tutte le opzioni e tutte le contingenze per sostenere l'economia attraverso questa crisi. Nella misura in cui alcuni limiti autoimposti potrebbero ostacolare le azioni che la Bce è tenuta ad adottare per adempiere al proprio mandato, il Consiglio direttivo prenderà in considerazione di rivederli nella misura necessaria a rendere la sua azione proporzionata ai rischi che affrontiamo. La Bce non tollererà alcun rischio per la regolare trasmissione della sua politica monetaria in tutte le giurisdizioni dell'area dell'euro.