L’86% degli italiani favorevole a misure più restrittive contro il Coronavirus
Secondo il sondaggio dell'istituto Ixè, andato in onda martedì scorso nella trasmissione Cartabianca di Rai Tre, la maggioranza degli italiani sarebbero favorevoli a misure più restrittive contro il coronavirus. Ben l'86% degli intervistati infatti ha affermato che vorrebbe che il governo implementasse provvedimenti ancora più duri per contrastare la diffusione dei contagi: solo il 7% della popolazione invece si dice contrario. Secondo la maggior parte dei cittadini, inoltre, il governo sta gestendo bene l'emergenza: alla domanda se sia necessario un governo di unità nazionale, il 43% risponde negativamente, affermando che l'esecutivo di Giuseppe Conte sia perfettamente in grado di affrontare la crisi da coronavirus. Secondo il 37%, invece, sarebbe necessaria una maggioranza allargata.
Cresce quindi a fiducia nel presidente del Consiglio: Conte è il leader più apprezzato con 45 punti, ben distante dalla seconda classificata Giorgia Meloni che registra un punteggio di 35. Di seguito troviamo Matteo Salvini con un punteggio di 32, solo 2 punti in più di quelli ottenuti da Nicola Zingaretti.
In generale, la maggioranza dei cittadini, il 68%, crede anche che il Paese stia rispondendo bene all'emergenza: secondo il 27% invece l'Italia sta reagendo male. Metà degli intervistati inoltre sono concordi nell'affermare che la crisi da Sars-Cov-2 si protrarrà fino all'estate: per il 26% durerà fino a Pasqua, per l'8% fino all'autunno, mentre per il 5% durerà tutto l'anno.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto in queste settimane di emergenza da coronavirus, troviamo le forze politiche di maggioranza rafforzate. La Lega scende infatti sotto la quota del 30%, e con 27 punti percentuali di consensi si trova sempre più vicina al Partito democratico, che sale invece al 22,5%. Al terzo posto troviamo il Movimento Cinque Stelle, con il 14,9, seguito da Fratelli d'Italia che ottiene invece il 13%. Forza Italia si posiziona nei sondaggi di questa settimana al 6,6%, mentre in chiusura Italia Viva scivola sotto il 3%, con 2,4 punti percentuali.