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Speranza su allarme Coronavirus in Italia: “Abbiamo una sanità forte che saprà far fronte all’emergenza”

“Il nostro Servizio Sanitario Nazionale è forte, saprà fronteggiare l’emergenza, assicurare attenzione, prevenzione e le cure migliori alle persone colpite. I ministeri, le regioni e la ricerca scientifica devono cooperare al massimo per rispondere alla nuova emergenza. Siamo stati i primi a dichiarare lo stato di emergenza, a chiudere i voli e siamo gli unici che prevedono misure di quarantena per tutti quelli che vengono dalle aree a rischio. Ora di fronte ai nuovi casi di coronavirus è più che mai necessario essere uniti”: così il ministro della Salute, Roberto Speranza, di fronte all’aumentare dei casi di contagio da coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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"Siamo stati i primi a dichiarare lo stato di emergenza, a chiudere i voli e siamo gli unici che prevedono misure di quarantena per tutti quelli che vengono dalle aree a rischio. Ora di fronte ai nuovi casi di coronavirus è più che mai necessario essere uniti": queste le parole, condivise attraverso un post su Facebook, del ministro della Salute Roberto Speranza. L'esponente di Leu comunica di essere di ritorno a Roma per partecipare a una riunione con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e la Protezione Civile sull'emergenza coronavirus. E difende l'operato del governo: "I ministeri, le regioni e la ricerca scientifica devono cooperare al massimo per rispondere alla nuova emergenza. Per questo dinanzi ai nuovi casi nel lodigiano abbiamo disposto, insieme al Presidente della Lombardia, Attilio Fontana, misure molto stringenti di isolamento per contenere il virus".

Speranza difende anche la sanità italiana, a fronte dell‘aumentare dei casi di contagio: "Il nostro Servizio Sanitario Nazionale è forte, saprà fronteggiare l’emergenza, assicurare attenzione, prevenzione e le cure migliori alle persone colpite". Al momento l'Italia risulta il Paese europeo con il maggior numero di contagi da Covid-19, con i 15 casi registrati in Lombardia e i 2 in Veneto. Prima era la Germania ad avere il maggior numero di infetti, con 16 casi confermati, seguita dalla Francia con 12. È lì che si è anche verificato il primo decesso. A seguire la Gran Bretagna con 9, la Spagna con 2 e infine il Belgio con 1 caso registrato. Nel Vecchio Continente tuttavia, secondo le stime del  Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc), il rischio di essere contagiati è comunque ridotto.

L'aumento dei contagi e le misure d'emergenza

Oggi il ministero della Salute ha anche annunciato nuove misure di emergenza:oltre alla quarantena obbligatoria e il periodo di sorveglianza attiva, con un'ordinanza sono ora sospese anche alcune attività lavorative e commerciali. Speranza ha illustrato il piano del ministero per circoscrivere le aree dove si sono registrati i contagi, in modo da trattenere il video all'interno di uno specifico e ridotto territorio. Una nuova misura, quindi, dopo che oggi è stato annunciato l'obbligo di quarantena domiciliare per chi rientra dalla Cina e quello di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree più a rischio.

Di Maio: "Facile cavalcare slogan e strumentalizzare"

Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha chiamato all'unità in queste ore complicate: "Sono ore delicate. Lo Stato in tutte le sue articolazioni sta lavorando al massimo per far fronte all’epidemia del Coronavirus. E credo che proprio in questi momenti bisogna mostrare unità e compattezza. Solo così potremo dare il meglio per aiutare tutti i nostri connazionali in patria e all’estero. Proprio in questi momenti serve una politica con senso di responsabilità, che deve guardarsi negli occhi e pensare prima di tutto all’interesse dei cittadini che rappresenta". Il titolare della Farnesina ha quindi puntato il dito contro chi strumentalizza la vicenda per fini politici: "È facile cavalcare uno slogan, è facile strumentalizzare ogni cosa mentre medici, operatori sanitari, ricercatori, corpo diplomatico, militari, la protezione civile, volontari di ogni tipo sudano e si fanno in quattro per mettere al sicuro ognuno di noi. Qui c’è un Paese che rema, insieme, tutto nella stessa direzione, un’Italia che sa aiutarsi e che prova orgoglio nel farlo".

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