Conte: “Rapida diffusione del Coronavirus anche a causa di un ospedale che non ha seguito protocollo”
"Non prendiamo nulla sotto gamba altrimenti non avremmo adottato misure di estremo rigore. Non possiamo prevedere l'andamento del virus: c'è stato un focolaio e di lì si è diffusa anche per una gestione di una struttura ospedaliera non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi, e questo ha contribuito alla diffusione. Noi proseguiamo con massima cautela e rigore": queste le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che oggi si è riunito nuovamente i vertici della Protezione Civile.
Conte quindi confermato che non è stato ancora individuato il cosiddetto paziente zero: "Ma stiamo tracciando una mappa che riguarda una tracciatura anche genica ma non siamo ancora nelle condizioni di dire da dove sia venuto". Il presidente del Consiglio ha quindi commentato i provvedimenti che si stanno implementando in questi giorni: "Tutte le misure devono essere improntate a un principio di adeguatezza e proporzionalità. Io ho adottato la linea della massima trasparenza, della chiarezza sui dati, sono il presupposto della fiducia. Su questa base tutti ci devono ascoltare e devono seguire queste indicazioni, non è possibile andare in ordine sparso. Se una misura non è proporzionata rischia di rivelarsi dannosa, non solo sul piano economico, ma su quello sociale".
Poi ha aggiunto: "È difficile prevedere l'evoluzione del contagi ma siamo nelle condizioni di poter prevedere un impatto positivo" delle misure adottate. "Quel che è certo è che il governo sta seguendo le raccomandazioni degli esperti e loro ci dicono che un impatto positivo le misure dovrebbero averlo". Parlando di questi provvedimenti, Conte ha anche fatto riferimento alla sospensione di tutte le attività, comprese quelle scolastiche. "Ho raccomandato a Luca Ceriscioli (governatore delle Marche, ndr) di astenersi dalla sospensione delle attività scolastiche. Tutti ci devono ascoltare e seguire le indicazioni che imponiamo a livello nazionale. Non è possibile che ognuno vada per la propria strada".
E di nuovo, rivolgendosi ai presidenti regionali: "Bisogna evitare che i governatori adottino fuori dalle aree di contagio iniziative autonome non giustificate. Non è possibile che tutte le regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose", ha aggiunto Conte affermando che domani incontrerò proprio i vertici delle Regioni. In materia di politiche nazionali, il presidente del Consiglio ha commentato: "Oggi ci siamo confrontati anche sul tema della chiusura delle frontiere: abbiamo ragionato e tutti hanno condiviso che era una misura insostenibile e non perseguibile". E infine, un affondo al leader dell'opposizione Matteo Salvini, che nelle scorse ore si era difeso dalle accuse di non rispondere alle chiamate di Conte: "Qualcuno dovrebbe pagare per le sciocchezze. Non vorrei essere costretto a mostrare i messaggi e le telefonate che ho fatto a Salvini. Lui potrà partecipare al tavolo che faremo anche con le opposizioni".