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Conte sull’emergenza Coronavirus: “Al momento non ci sono ragioni per sospendere Shengen”

“I casi potrebbero aumentare, ma l’importante è circoscrivere le aree e adottare tutte le misure per evitare la diffusione. E questo l’abbiamo fatto”: così Giuseppe Conte, da Bruxelles fa il punto della situazione rispetto all’aumento di casi di coronavirus in Italia, dopo la conferma di nuovi contagi in Veneto e Lombardia.
A cura di Annalisa Girardi
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"La situazione è sotto controllo. Abbiamo avuto dei nuovi casi di coronavirus: sono state già prontamente adottate delle ordinanze a firma del ministro Speranza e del governatore Fontana e tra poco verrà anche resa pubblica l'ordinanza del governatore Zaia. Eravamo preparati a questa evenienza, trattandosi di agenti virali facilmente trasmissibili. Abbiamo predisposto un piano che stiamo attuando: la popolazione non deve essere preoccupata. Adotteremo sempre misure più rigorose": così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da Bruxelles parla con i giornalisti.

E fa il punto della situazione rispetto all'aumento di casi di coronavirus in Italia, dopo la conferma di nuovi contagi in Veneto e Lombardia. "Stiamo circoscrivendo queste aree e disponendo delle misure di isolamento per le persone che hanno avuto un minimo contatto. Abbiamo predisposto delle misure per evitare lo svolgimento di tutte quelle attività che non sono necessarie, abbiamo sospeso attività scolastiche e lavorative ordinarie: I cittadini devono essere rassicurati. Noi seguiamo il caso con la massima attenzione e c'è la massima collaborazione con le autorità sanitarie. In questi casi è l'unica metodologia che dobbiamo attuare".

Conte quindi rimarca che il governo stia utilizzando la massima precauzione: tuttavia ci sono delle misure, come la sospensione della libera circolazione nell'Unione europea, che semplicemente non si rendono al momento necessarie. "Qualsiasi misura che noi adotteremo sarà nel segno della massima precauzione. Dopodiché c'è anche un criterio di adeguatezza e proporzionalità: noi ci dobbiamo sempre mantenere flessibili per continuare ad avere questa soglia di massima precauzione. Man mano che ci sarà l'evoluzione del caso, valuteremo di volta in volta. In questo momento non abbiamo predisposto nessuna sospensione del trattato di Shengen perché non lo riteniamo necessario. Se dovessimo arrivare a constatare altre necessità, saremo disponibili a qualsiasi misura perché il nostro obiettivo è la tutela della salute dei cittadini".  

Conte annuncia quindi che questa sera stessa, venerdì 21 febbario 2020, appena rientrerà a Roma farà il punto della situazione con il ministro Speranza, per "avere un aggiornamento su questi nuovi casi". Conte afferma quindi di sperare che non ci siano nuovi contagi e rassicura che si stanno in questo momento verificando le condizioni di tutti coloro che sono entrati in contatto con i contagiati. "I casi potrebbero aumentare, ma l'importante è circoscrivere le aree e adottare tutte le misure per evitare la diffusione. E questo l'abbiamo fatto".

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