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Covid 19

Coprifuoco fissato alle 23: quando verrà spostato a mezzanotte e quando verrà abolito

Il governo Draghi, attraverso l’ultimo decreto Covid, ha fissato le tappe per il superamento del coprifuoco: da subito – entro mercoledì 19 maggio – il divieto di uscita notturna verrà spostato alle 23, per poi passare a mezzanotte a partire dal 7 giugno. L’abolizione del coprifuoco, invece, è prevista per il 21 giugno. Ma le Regioni in zona bianca potrebbero eliminare il divieto di spostamento già prima.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un procedimento in tre fasi: prima lo spostamento alle 23, poi alla mezzanotte e alla fine l’abolizione del coprifuoco. Tutto nel giro di poco più di un mese. Il governo guidato da Mario Draghi ha fissato le tappe per il superamento del divieto di uscita notturno, così come richiesto dalle Regioni e da tutta la maggioranza, seppur con posizioni più o meno rigoriste. Si seguirà il principio della gradualità più volte invocato dal presidente del Consiglio e il primo passaggio prevede uno spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23, entro mercoledì 19 maggio. In attesa della pubblicazione del decreto approvato ieri in Cdm in Gazzetta ufficiale non è ancora certa la sua data di entrata in vigore, ma l’ipotesi più plausibile è che il nuovo orario del coprifuoco – dalle 23 alle 5 – entri in vigore domani, mercoledì 19 maggio. Anche se l’obiettivo del governo era quello di far slittare il divieto di uscita notturna già da oggi, ma i tempi tecnici rendono quasi impossibile questa possibilità.

Coprifuoco, dal 7 giugno a mezzanotte e dal 21 giugno arriva abolizione

Si procede con gradualità, come detto, per arrivare al secondo passaggio: da lunedì 7 giugno il coprifuoco verrà spostato ancora in avanti: un’altra ora in più e divieto di spostamenti notturni a partire dalla mezzanotte. Un altro deciso passo verso quello che è l’ultimo step: l’abolizione del coprifuoco, che arriverà dal 21 giugno. A poco più di un mese di distanza da oggi e dalle decisioni prese dalla cabina di regia governativa. Tutte queste regole varranno per la zona gialla, mentre – stando al comunicato di Palazzo Chigi – non dovrebbe cambiare nulla per le zone arancioni e rosse. C’è poi un altro aspetto da considerare: il ritorno della zona bianca. Nelle Regioni che entreranno nella fascia con meno restrizioni restano solo le misure su distanziamento e mascherine, con l’applicazione di tutti i protocolli del caso, ma con un addio anticipato del coprifuoco.

L'orario del coprifuoco e gli spostamenti consentiti

Come si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, “dall’entrata in vigore del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un’ora, rimanendo quindi valido dalle 23.00 alle 5.00. A partire dal 7 giugno 2021, sarà valido dalle ore 24.00 alle 5.00. Dal 21 giugno 2021 sarà completamente abolito”. Regole che, come detto, sono previste per la zona gialla. Lo spostamento del coprifuoco era stato richiesto soprattutto per consentire ai ristoranti di stare aperti la sera un’ora in più, potendo così ricevere clienti anche oltre le 21-21.30. Resta la possibilità di spostarsi durante gli orari del coprifuoco (quindi dalle 23 alle 5) per motivi di lavoro, necessità e salute.

L’abolizione del coprifuoco in zona bianca

L’arrivo della zona bianca per alcuni territori vuol dire anche l’abolizione anticipata del coprifuoco. Fermo restando, comunque, che ogni Regione può fare diversamente e scegliere anche di mantenere il coprifuoco stabilendo un proprio orario: basti pensare, per esempio, alla Sardegna che una volta entrata in zona bianca a marzo aveva deciso di imporre comunque il coprifuoco a partire dalle 23.30. Le regole previste per la zona bianca danno, in ogni caso, la possibilità di abolire il coprifuoco, anticipando ciò che avverrà a partire dal 21 giugno. Secondo le previsioni del governo dovrebbero entrare in zona bianca Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna già dal primo giugno. Poi, se i dati sui contagi dovessero essere confermati e il trend continuare a scendere, dal 7 giugno potrebbero entrare in zona bianca – e quindi, potenzialmente, abolire il coprifuoco – Abruzzo, Veneto e Liguria.

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