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Coprifuoco, domani si decide: quando verrà spostato alle 23 o alle 24 e quando verrà abolito

La cabina di regia convocata per lunedì 17 maggio deciderà il nuovo orario di partenza del coprifuoco: non più dalle 22, ma dalle 23 o dalle 24. Il nuovo orario dovrebbe entrare in vigore a partire dalla settimana successiva, mentre per quanto riguarda l’abolizione del divieto di uscita notturno bisognerà aspettare almeno l’inizio di giugno.
A cura di Stefano Rizzuti
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Riaprire con gradualità, è il mantra del presidente del Consiglio, Mario Draghi. Una gradualità che dovrebbe passare dallo spostamento del coprifuoco, che la cabina di regia convocata a Palazzo Chigi dovrebbe decidere domani, lunedì 17 maggio. La riunione tra i ministri che rappresentano i partiti della maggioranza servirà a discutere sia delle misure da allentare (riapertura dei centri commerciali nei weekend e ripartenza dei matrimoni) che del cambio del coprifuoco, che potrebbe essere spostato alle 23 o alle 24. Non solo, perché domani ci sarà un’altra riunione per decidere i nuovi parametri da utilizzare per il cambio dei colori delle Regioni, con un minor peso per l’indice Rt e una maggiore importanza dell’incidenza sugli abitanti e dell’Rt ospedaliero.

Le ipotesi: coprifuoco alle 23 o alle 24

Lo spostamento del coprifuoco è ormai dato per scontato, la discussione dovrebbe riguardare solamente il nuovo orario: verrà spostato dalle attuali 22 alle 23 o alle 24. Una o due ore in avanti, quindi. Le Regioni avevano chiesto lo spostamento alle 23 per aiutare le attività di ristorazione, che non avrebbero più il vincolo restrittivo di chiusura entro le 22 per rispetto del divieto notturno di uscita. Ma negli ultimi giorni è tornata in piede l’ipotesi del coprifuoco a partire dalla mezzanotte. La decisione, comunque, non dovrebbe avere effetti immediati, ma il nuovo orario del coprifuoco dovrebbe entrare in vigore a partire dalla settimana successiva, quindi da lunedì 24 maggio.

Le altre riaperture: centri commerciali e matrimoni

Proprio sul coprifuoco il governo dovrebbe prendere l’unica decisione significativa, senza molti altri cambiamenti sulle riaperture. Le altre due novità dovrebbero riguardare i centri commerciali, che potrebbero riaprire nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi già dalla prossima settimana, e la ripartenza delle cerimonie: per i matrimoni non c’è ancora una data precisa, ma si sta valutando l’opzione di far tornare a festeggiare gli eventi nuziali a partire dal 15 giugno. Non ci sarà una rivoluzione, quindi, ma qualche piccolo cambiamento, seguendo ancora il principio della gradualità per non vanificare i risultati finora ottenuti con un costante calo dei contagi.

Quando potrebbe essere abolito il coprifuoco

Sul coprifuoco la Lega resta ottimista, come dimostrano le parole del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: “Credo che il coprifuoco abbia i giorni contati, ci auguriamo che venga ridimensionato in fretta e che si possa dare il messaggio che dai primi di giugno, mi viene da dire dal 2 giugno che è la Festa della Repubblica, non ci sia più”. Garavaglia, quindi, spera nell’abolizione del coprifuoco già dal 2 giugno, anche se sembra una data un po’ troppo vicina, considerando che lo spostamento avverrà solo a partire da pochi giorni prima. La discussione sull’eliminazione del coprifuoco, in realtà, potrebbe essere rinviata a un’ulteriore cabina di regia, che potrebbe essere convocata entro la fine del mese per discutere non solo di questo punto ma anche di altre riaperture.

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