“Coppie gay spacciano per loro figli concepiti con maternità surrogata”: bufera sulle parole di Rampelli
L'attacco alla comunità Lgbt da parte del governo non si sta concretizzando solo attraverso i tanti no alla concessione di nuovi diritti, come la bocciatura Certificato europeo di filiazione proposto dall'Ue che avrebbe potuto facilitare il riconoscimento di tutti i figli all'interno dei Paesi membri, a prescindere dalla modalità con cui sono stati concepiti, ma si sta verificando anche sul piano del linguaggio, sempre più violento e ideologico.
Non bastava infatti il blocco alla trascrizione automatica nel Comune di Milano sul registro dell'anagrafe per i figli delle coppie omogenitoriali. Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (Fdi) ha voluto aggiungere anche una dichiarazione fortemente discriminatoria: "Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l'iscrizione all'anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l'hanno fatta fuori dai confini nazionali", ha detto ieri sera durante la trasmissione In Onda su La7.
L'esponente di Fratelli d'Italia ha risposto in questo modo a una domanda della giornalista Concita De Gregorio sul mancato riconoscimento in Italia dei figli delle coppie omosessuali, a seguito dello stop imposto dal ministro dell'Interno Piantedosi al Comune di Milano, e sul voto in commissione Politiche dell'Unione europea che ha respinto la proposta di regolamento Ue. La conduttrice ha subito replicato alle parole di Rampelli: "Non è che lo spacciano, il bambino è figlio loro, figlio di una madre o concepito dal seme di un uomo della coppia o figlio adottato".
Le reazioni alla frase di Rampelli
"Nelle parole di Rampelli solo cattiveria. Nessun rispetto per gli altri, per chi la pensa diversamente da lui, per chi vive una realtà che c'è, per quanto a Rampelli possa non piacere. Un linguaggio inaccettabile nei confronti dei bambini. Questa è la destra che governa il Paese", ha twittato la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
"‘Le coppie gay che spacciano i bambini per loro figli'. Una violenza atroce, non soltanto nei confronti dei genitori che scelgono di accogliere con amore dei figli, ma soprattutto nei confronti dei bambini che nemmeno possono difendersi. Si spacciano (loro sì) per politici degni del governo del Paese, sono solo reazionari violenti", ha scritto su Facebook la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno (Pd).
"Trovo del tutto sgradevoli, sbagliate e violente le parole utilizzate dal vicepresidente della Camera Rampelli nel corso di una trasmissione tv nei confronti delle figlie e dei figli delle coppie omogenitoriali. Se le poteva davvero risparmiare quelle parole ‘le coppie gay spacciano dei bambini per figli'", ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Si possono avere idee diverse – ha aggiunto il leader di SI – bisogna confrontarsi su temi così complessi e delicati, ma servirebbe innanzitutto rispetto e cura nell'uso delle parole".