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Coppie di fatto, Verona apre il registro. Salvini: “Tosi si occupi di altre emergenze”

Il leader del Carroccio commenta la decisione del sindaco di Verona di aprire il registro sulle coppie di fatto: “Penso che le emergenze per i sindaci siano abbassare le tasse e aprire scuole, asili ed ospedali”.
A cura di D. F.
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Flavio Tosi intende aprire un registro per le coppie di fatto nel comune che amministra, Verona, ma il segretario della Lega Matteo Salvini tira il freno. "Penso che le emergenze per i sindaci siano abbassare le tasse e aprire scuole, asili ed ospedali", ha detto il segretario del carroccio, lasciando intendere che l'iniziativa di Tosi non è all'ordine del giorno: "Non è una cosa che mi appassiona", ha concluso Salvini ieri a margine di una vista all'Aquila, dove è stato anche contestato da una ventina di attivisti di sinistra.

Intorno alle unioni civili si consuma quindi una spaccatura in seno alla Lega Nord: Flavio Tosi nei giorni scorsi aveva annunciato l'intenzione di dotare il comune di Verona di un registro per le coppie di fatto, siano esse eterosessuali o omosessuali. Il provvedimento permetterebbe di accedere alle informazioni sanitarie sul convivente, ma non consentirebbe agli iscritti di "scalare" posizioni nelle graduatorie sulle case popolari. L'iniziativa era stata vista di buo occhio anche dall'Arcigay, che pur sottolineandone i limiti aveva commentato: "Non si può non rimanere sorpresi dall'annuncio del sindaco in merito all'intenzione di dare piena attuazione alla legge che regola l'anagrafe e che risale al lontano 1989. Per quanto anacronistico, l'azione sembra all'avanguardia da parte di un'amministrazione che ha più volte approvato mozioni oscurantistiche e medioevali senza pari in Italia e in Europa".

L'Arcigay ha comunque precisato che l'intenzione di Tosi non sarebbe solo quella di costituire un effettivo registro delle unioni civili, bensì di dare il via libera a un registro delle famiglie anagrafiche: "Il diretto rilascio dell'attestazione di famiglia anagrafica basata su legami affettivi annunciato è già nei poteri del sindaco, senza che sia necessario passare per una delibera del consiglio comunale. Tuttavia, una deliberazione comunale, ancorché superflua, avrebbe un chiaro significato politico".

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