Cop26, Sergio Costa: “Italia si candida ufficialmente per ospitare conferenza sul clima 2020”
"È ufficiale: l'Italia si candiderà per ospitare la COP26. Insieme al premier Giuseppe Conte abbiamo deciso di formalizzare la candidatura proprio pochi minuti fa". Lo ha scritto in un tweet il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, ufficializzando così la candidatura del nostro Paese ad ospitare la conferenza Onu per il clima per il 2020.
Gli italiani mostrano ancora una volta una profonda sensibilità nei confronti delle questioni che riguardano il clima e l'ambiente. Lo dimostra il successo della petizione #SalvailClima su Change.org nata per sostenere appunto la candidatura dell'Italia come Paese ospitante della Cop26. Le prime 30mila firme erano state consegnate nelle mani del ministro dell'Ambiente Sergio Costa, la scorsa settimana. Mentre in Polonia a Katowice è in corso il vertice mondiale, Cop24, la petizione, lanciata dall'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ha raggiunto in una settimana 100mila adesioni. Ma perché è così importante che il nostro Paese ospiti il vertice nel 2020?
"Io spero che già da Cp24 emergano delle novità positive sul ruolo di primo piano che potrebbe avere l'Italia nei prossimi anni, anche per verificare, a cinque anni dalla Cop21 del 2015 a Parigi, a che punto sono gli impegni presi dagli Stati per evitare un cambiamento climatico catastrofico. Se consideriamo che negli ultimi anni nel mondo sono aumentate le centrali a carbone, e che oggi si tiene una conferenza proprio in Polonia, che annuncia di voler mantenere attive le sue centrali, ci capisce come queste promesse fatte, per bloccare l'aumento della temperatura del pianeta, rischiano di rimanere sulla carta. Bisogna intervenire" – ha detto Pecoraro Scanio a Fanpage.it – Possiamo ancora una volta essere leader in questa battaglia, rilanciando il ruolo che abbiamo avuto nel 2006-2008, nella predisposizione della strategia 20-20-20, la prima grande azione dell'Unione europea verso la transizione energetica".
La Lombardia potrebbe essere la Regione ospitante, come ha precisato ieri Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy: "Posso anticipare che la Regione Lombardia sosterrà la candidatura italiana rendendosi già da ora disponibile ad ospitare l'evento mettendo a disposizione infrastrutture e risorse necessarie".
Come si spiega un interesse così marcato da parte dei cittadini su questi temi? Secondo l'ex ministro la risposta massiccia alla petizione è legata al fatto che la percezione rispetto ai grandi avvenimenti climatici si è modificata negli ultimi anni: "L'Italia per la prima volta ha vissuto una tempesta tropicale. La gente ha iniziato a capire che il cambiamento climatico uccide, e può diventare davvero molto pericoloso. Ma naturalmente è anche una reazione a chi continua a negare l'evidenza, anche nel governo". È di soli pochi giorni fa la dichiarazione di Cristiano Ceresani, capo gabinetto del ministero per la Famiglia e le disabilità, che in un'intervista ha spiegato che "se abbiamo calpestato questo pianeta è colpa dell’uomo, ma nell’uomo agiscono forze trascendenti, nel cuore dell’uomo agisce la tentazione", mettendo in relazione cambiamento climatico e riscaldamento globale con le tentazioni di Satana di cui l'uomo sarebbe vittima. "Io ero ministro nel 2007, e già allora gli scienziati Onu dell'IPCC decretarono senza ombra di dubbio che esiste una responsabilità umana nei cambiamenti climatici, e vinsero il Nobel per la Pace". Le tensioni delle ultime settimane tra Lega e M5S sono ruotate anche attorno alla questione dell'ecotassa, cioè la proposta di incentivare chi acquista auto elettriche o ibride, tassando le nuove utilitarie, per abbassare i livelli di CO2, contro cui si è scagliato Matteo Salvini. Davanti alle proteste delle case automobilistiche, come Fca, che teme una riduzione delle vendite nel 2019 tar l'8 e il 12%, Pecoraro Scanio ha parlato di "ipocrisia": "Lanciare sul mercato l'ultimo modello di auto elettrica era solo un'iniziativa di facciata?".
Gli ambientalisti intanto sono preoccupati che il vertice sul clima di Katowice si concluda senza risultati, e accusano l'Unione europea di non spingere abbastanza a favore di un accordo sostanziale. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato oggi i 200 Paesi presenti in Polonia a trovare dei compromessi per affrontare il riscaldamento globale: "È ora di raggiungere dei compromessi politici. Questo significa sacrifici individuali, ma che porteranno benefici a livello collettivo".