Contro il #chiudiamoiporti di Salvini, trionfa #umanitàperta
"#Chiudiamoiporti", twitta Salvini. Ad accompagnare l'hashtag una sua foto in giacca e cravatta su sfondo nero, espressione seria e braccia conserte. Si tratta della risposta del neo ministro degli Interni alla richiesta di far sbarcare in Italia gli oltre 600 migranti raccolti in mare dalla nave Aquarius della ONG Sos Méditerranée. Stavolta però la strategia comunicativa del leader leghista si scontra con una massiccia risposta delle rete di senso esattamente opposto, con gli hashtag "#apriteiporti" lanciato da Baobab Experience e "#umanitàperta" di Valigia Blu.
Sono appena passate le 17 di domenica e quasi 7 milioni di italiani sono ancora chiamati a esprimersi per il turno di amministrative, con la legge del 4 aprile 1956 n. 212 che dovrebbe consigliare la massima cautela negli interventi di uomini politici. Dagli account social del ministro degli Interni, da cui dipendono peraltro le operazioni di voto, viene lanciato l'hashtag "#chiudiamoiporti", che in pochi minuti diventa virale. Il post di Salvini raggiunge numeri che, al momento, sono dell'ordine di oltre 140.000 like su Facebook e 8.000 su Twitter, a cui aggiungere le migliaia di condivisioni. Dall'account del Baobab, una delle esperienze più significative di accoglienza a Roma, parte la risposta con l'hashtag "#apriteiporti"
Fra i tanti che twittano in sostegno, l'autore satirico Luca Bottura: "Fatti non foste a viver come Salvini ma per seguir virtute e conoscenza #Aquarius #apriteiporti"
Poco dopo "#apriteiporti#, Arianna Ciccone, co-fondatrice e direttrice dell'International Journalism Festival e fondatrice del blog collettivo Valigia Blu, conia l'hashtag #umanitàperta che, in poco tempo, riesce a sopravanzare nei numeri quello di Salvini.
Arriva il sostegno di opinionisti, autori, intellettuali che sempre più numerosi si schierano contro l'iniziativa di chiudere i porti e lasciare in mare centinaia di migranti compresi 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.
Uno dei primi a parlare è Roberto Saviano: "Su Salvini non avevo alcuna speranza, ma Lei, ministro Toninelli, pensavo fosse – almeno – una brava persona. E voi, donne e uomini che avete portato il M5S al governo, volevate questo? Essere la ruota di scorta di un partito xenofobo? #umanitàperta #apriteiporti #Aquarius".
Lo scrittore non si limita a criticare Salvini ma polemizza con il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli del Movimento 5 Stelle, da cui dipende formalmente l'effettiva chiusura dei porti. In serata il ministro interviene con un comunicato congiunto insieme al collega di governo Salvini per ribadire la propria posizione, forte del sostegno di Luigi Di Maio e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Rincara la dose lo storico dell'arte Tomaso Montanari, che chiama direttamente in causa alcuni degli esponenti del M5S più sensibili a questi temi: "Siete davvero d'accordo con #Toninelli che è d'accordo con #Salvini che è d'accordo con #Minniti contro la #Costituzione (articolo 10) e contro le ragioni essenziali del'umanità @Roberto_Fico @NicolaMorra63 ? Su queste cose la responsabilità morale è individuale… #umanitaperta"
Alcuni sindaci di importanti città del sud si muovono e intervengono ad aprire simbolicamente i loro porti.
Oltre a Toninelli, l'unico altro esponente del M5S a parlare è il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, che in un post su Facebook sembra inizialmente appoggiare l'iniziativa dei colleghi, salvo poi cancellare il relativo post su Facebook "per non creare problemi al governo. Quella è la mia personale posizione", dichiara in seguito. Continuano intanto i tweet a sostegno dell'hashtag #umanitàperta. Scrive il giornalista Leonardo Bianchi: "La decisione del governo di chiudere i porti alle Ong è stata cupamente preparata da oltre un anno di caccia alle streghe e di politiche (*anche* dei predecessori). I complici di questo scempio sono tanti, troppi. L'unica risposta a questa orrida ferocia razzista è #umanitàperta".
Dichiara un giovane politico di sinistra come Marco Furfaro "Per quello che vale: la figura di merda mondiale che @matteosalvinimi sta facendo fare al nostro Paese, non lo fa a mio nome. Disumano è lui, che lo sia anche l'Italia intera è ancora tutto da vedere. #NonInMioNome #Aquarius #umanitàperta #Malta #nonèlarena".
Si muove anche un rapper come Frankie Hi-nrg, che si esprime nel modo a lui più congeniale: "Quelli che i poveri li lasciamo a mollo / quelli che la croce la mettiamo in collo / sempre e solo agli ultimi / sempre ai derelitti / sempre a chi non può mai difendere i suoi diritti #umanitàperta #duebarrealvolo".
Chiude Arianna Ciccone: "I social e il dissenso > Ieri i cittadini mobilitandosi hanno contrastato una chiamata alla disumanità del ministro dell’Interno e hanno riportato una piccola ma significativa vittoria digitale: anche contaminando il campo avverso, #umanitàperta ha trionfato su #chiudiamoiporti".