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Contratto di governo M5s-Lega: “Uscita dall’Euro e nascita di un comitato di conciliazione”

Uscita dall’Euro, nascita di un Comitato di conciliazione parallelo al Consiglio dei ministri, no sanzioni alla Russia di Putin e richiesta di cancellare 250 miliardi di euro di debito a Draghi, oltre a flat tax e reddito di cittadinanza: ecco tutti i punti previsti nel contratto di governo tra M5s e Lega pubblicato dall’HuffPost.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un percorso per uscire dall’Euro, la richiesta a Mario Draghi e alla Bce di cancellare 250 miliardi di debito italiano, la nascita di un Comitato di conciliazione come organo parallelo al Consiglio dei ministri e anche l’idea di levare le sanzioni alla Russia di Vladimir Putin. Ci sono tutti questi punti nella bozza del contratto di governo tra MoVimento 5 Stelle e Lega pubblicato dall’HuffPost in versione integrale. La bozza è aggiornata a ieri mattina, 14 maggio. Una versione già superata, secondo i diretti interessati: “È stata già ampiamente modificata nel corso degli ultimi due incontro del tavolo tecnico. La versione attuale non corrisponde a quella pubblicata, molti contenuti sono radicalmente cambiati”. E sull’Euro arriva una smentita: “Le parti hanno già deciso di non mettere in discussione la moneta unica”.

Il Comitato di conciliazione

Una delle principali novità, rispetto a quanto trapelato finora, è l’istituzione di un Comitato di conciliazione che sarebbe la sede in cui regolare le controversie nella collaborazione tra i due partiti. Un organo consultivo e decisionale, che si esprime con una maggioranza dei due terzi. Il suo ruolo sarebbe quello di affrontare sia situazioni critiche (di stallo, soprattutto) nel governo, sia di prendere decisioni rilevanti in materie particolarmente delicate, come in casi di crisi internazionali o calamità naturali. L’organismo verrebbe composto dal presidente del Consiglio, dal capo politico del M5s (Di Maio), dal segretario della Lega (Salvini), dai capigruppo dei due partiti alla Camera e al Senato e dal ministro competente per materia, da valutare, quindi, caso per caso.

Giustizia e conflitto d’interessi

Nella bozza di contratto ci sono alcuni punti sicuramente non piacevoli per il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. A partire dal conflitto d’interessi, inserito nel contratto e posto in maniera tale da far pensare che possa colpire il leader di Fi anche se non ricopre alcuna carica ad oggi. Dura la linea anche sulla giustizia, con la riforma della prescrizione, il potenziamento delle norme anti-corruzione, e un potenziamento delle intercettazioni. Il tutto accompagnato da un inasprimento delle pene.

Europa e alleanze internazionali

Nella bozza si parla della necessità di ridiscutere i trattati dell’Ue, ma poco del tema immigrazione in riferimento alla linea dura della Lega con espulsioni e respingimenti. Al di là dell’Italia, si punta a confermare la fedeltà alla Nato, con gli Stati Uniti “alleato privilegiato” ma aprendo alla Russia che non va più percepita come una minaccia ma come un partner economico e commerciale. Tanto da levare le sanzioni imposte a Mosca.

Finanza e fisco

In tema di finanza pubblica nel contratto si chiede alla Bce, guidata da Mario Draghi, di cancellare 250 miliardi di titoli di Stato. “La loro cancellazione vale circa 10 punti percentuali”, secondo quanto riporta il documento. C’è poi la moneta unica, con i due partiti che si propongono di introdurre “specifiche procedure tecniche di natura economica e giuridica” per uscire dall’Euro. Sulla flat tax, invece, solo poche parole e senza alcuna cifra specifica: ma non sarà una tassa piatta, avendo più aliquote fisse.

Fornero e Reddito di cittadinanza

La legge Fornero non viene abolita, ma superata, secondo quanto scritto nel documento: l’obiettivo è quello di introdurre la quota 100 per la pensione, sommando gli anni di anzianità e l'età anagrafica. C’è poi il Reddito di cittadinanza di cui si parla ma con pochi numeri a disposizione: 780 euro mensili per uno stanziamento da 17 miliardi l’anno. E la speranza è quella che una parte di altre risorse per finanziarlo arrivi da Bruxelles con il Fondo sociale europeo.

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