Conte vs. Grillo, Salvini teme per il governo: “Se i 5 Stelle iniziano con i dispetti è un casino”
Quanto sta succedendo all'interno del Movimento Cinque Stelle, con le battaglie sulla leadership e sull'intero futuro del M5s, preoccupa non solo le altre forze politiche dell'alleanza di centrosinistra, ma anche la destra di governo, che teme ripercussioni sulla stabilità dell'esecutivo guidato da Mario Draghi. "Più che una crisi di ruoli e di persone, mi pare una crisi di valori e di progetti. Nei prossimi mesi ci sono tre riforme: pubblica amministrazione, fisco e giustizia. Da approvare da parte di un Parlamento che tecnicamente entra nel semestre bianco, durante il quale, qualunque cosa accada in aula, nessuno va a casa. Se i Cinque Stelle iniziano a farsi i dispetti, votandosi contro a scrutinio segreto, è un casino", commenta il leader della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista con La Stampa.
Timori simili arrivano anche dal centrosinistra. Come riporta il Corriere della Sera, il segretario dem Enrico Letta spinge perché si trovi un accordo: "È importante che i Cinque Stelle si chiariscano una volta per tutte. Il fattore tempo è sempre più dirimente perché se le fibrillazioni trascinano ancora i 5 Stelle nella loro lotta interna, a farne le spese è la stabilità del sistema nel suo complesso".
Se all'interno del Movimento non si dovesse trovare un'intesa e tutto finisse con la scissione, per il Pd sarebbe un problema non da poco. I dem sarebbero allora chiamati ad affrontare in solitaria le destre al prossimo appuntamento elettorale. Insomma, fare affidamento sui Cinque Stelle potrebbe essere un problema. Soprattutto finché non verrà chiarita la leadership.
Intanto, dovrebbe arrivare oggi una risposta da parte di Beppe Grillo a quanto affermato ieri in conferenza stampa da Giuseppe Conte. Inizialmente si era parlato di un videomessaggio di replica già nella serata di ieri, ma alla fine sarebbe prevalsa la linea della calma e della cautela. Difficilmente, però, il fondatore accetterà in toto l'ultimatum mandato dall'ex presidente del Consiglio. E la diatriba, quindi, potrebbe non risolversi tanto in fretta. Il tutto mentre il Paese affronta la ripresa e si prepara ad ultimare la campagna di vaccinazione contro il coronavirus: del resto lo ha detto anche Conte ieri, scusandosi se i problemi degli italiani in questo momento sono ben altri che gli scontri interni al Movimento.