Conte sulla telefonata-trappola dei comici russi a Meloni: “Sconcertante, figuraccia planetaria”
Il leader del M5s Giuseppe Conte ha commentato lo scherzo che i due comici russi, Vovan e Lexus, hanno fatto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Da quanto si evince dall'audio della telefonata, che è stata registrata lo scorso 18 settembre e poi diffusa, secondo l'ex premier emergono "fatti molto gravi".
"Ho ascoltato la conversazione telefonica avvenuta tra la nostra Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e due comici russi. In realtà lei pensava di parlare con un alto diplomatico africano, non si è accorta dello scherzo. Ed è veramente sconcertante apprendere che i nostri collaudati protocolli di sicurezza di Palazzo Chigi possano essere aggirati, penetrati in modo così plateale. Ma è il contenuto di questa conversazione che trovo davvero ancora più sconcertante".
"Il nostro presidente del Consiglio Giorgia Meloni pensava di parlare con un alto rappresentante africano invece era al telefono con due comici russi, a cui ha spiegato le posizioni del nostro Paese su dossier delicatissimi per la nostra sicurezza e credibilità, dalla guerra ai migranti. Una figuraccia planetaria", si legge su Facebook.
"Meloni – prosegue il presidente M5s – ha svelato verità che non ha mai raccontato agli italiani. Continua a mandare armi a oltranza in Ucraina e a inseguire questa escalation militare ma si mostra lei stessa consapevole che occorre trovare una via d'uscita negoziale che tuteli gli interessi di entrambe le parti. Ma soprattutto ammette di non avere ancora trovato il coraggio di portare ai tavoli che contano una posizione diversa dell'Italia, che offra finalmente una soluzione negoziata. Questa codardia la pagano però gli italiani, gli europei, ma soprattutto le vittime di questa guerra, che purtroppo continuano a crescere. Fallisce sull'Ucraina – conclude Conte – fallisce sul tema migranti e gli altri leader nemmeno le rispondono al telefono. Un grave danno per l'Italia, un enorme inganno agli italiani".
Nella telefonata fake, architettata dai comici russi, si sente la premier conversare inglese, convinta di parlare con un leader africano. I due comici hanno pubblicato lo scambio con doppiaggio in russo sul proprio profilo sul social V-Kontakte. Queste le parole di Meloni nel passaggio in cui si parla del conflitto tra Russia e Ucraina: "C'è molta stanchezza, da tutte le parti. Ci avviciniamo al momento in cui ognuno capisce che serve una via d'uscita. Il problema è trovare una via d'uscita che può essere accettabile per entrambi, senza distruggere il diritto internazionale. Ho alcune idee sulla gestione della situazione ma aspetto il momento opportuno per metterle sul tavolo. La controffensiva dell'Ucraina forse non sta andando proprio come si aspettavano. Procede, ma non ha cambiato il destino della guerra. Tutti si rendono conto che potrebbe durare molti anni se non cerchiamo di trovare qualche soluzione", dice la presidente del Consiglio.
A Meloni viene chiesto un giudizio sul nazionalismo ucraino, su cui l'interlocutore esprime un giudizio negativo. Ma Meloni ribadisce il suo a sostegno di Kiev: "Non sono d'accordo. Il problema con il nazionalismo ce l'ha Putin. Loro (gli ucraini, ndr) stanno facendo quello che devono fare e che hanno il diritto di fare, noi cerchiamo di aiutarli".