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Conte, Schlein, Fratoianni, Bonelli e Magi alla festa dell’Anpi: “Uniti per la Costituzione antifascista”

Da Elly Schlein a Giuseppe Conte, da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli a Riccardo Magi: i leader dell’opposizione si sono riuniti dal palco della festa dell’Anpi a Bologna in difesa della Costutuzione antifascista.
A cura di Annalisa Girardi
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I leader dell'opposizione – da Elly Schlein a Giuseppe Conte, da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli a Riccardo Magi e Maurizio Acerbo, sono saliti questa sera tutti sullo stesso palco, quello della festa dell'Anpi a Bologna. "Ci riuniamo sulla base di due principi: difesa della Costituzione antifascista", ha detto il presidente dei partigiani italiani, Gianfranco Pagliarulo. "Abbiamo tante ragioni per essere qui insieme", ha fatto eco la leader dem, sottolineando l'importanza di aver accolto l'invito ed "esserci insieme con altri leader delle forze alternative alla destra".

Schlein ha sottolineato che sono tanti i temi su cui l'opposizione può e deve lavorare insieme: "Questa è un'occasione per ribadire alcune battaglie comuni sui temi costituzionali: la sanità pubblica e la sua difesa dai tagli e dalla privatizzazione che sta portando avanti il governo Meloni, la scuola pubblica come prima grande leva di emancipazione sociale, il lavoro dignitoso visto che continuano a bloccare la proposta unitaria che abbiamo fatto sul salario minimo". Per poi citare anche la battaglia contro le "riforme sbagliate" del governo Meloni.

Un punto, quest'ultimo, su cui si sofferma anche il leader M5s: "Io non credo che sia lesiva della maestà e contro il disegno di costruire dei nostri costituenti la possibilità di discutere di riforme della Costituzione. Ma non si può pensare di farlo a colpi di maggioranza o con un sistema squilibrato".

Il segretario di Sinistra Italiana, da parte sua, ha proseguito: "Tenere dritta la barra per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza Antifascista, contro chi vuole spaccare l'Italia, e per dare a questo Paese una credibile alternativa politica e sociale di fronte ad una destra identitaria e regressiva, una delle peggiori destre d'Europa. Come si vede in Francia, per fermare la destra serve una proposta alternativa coraggiosa".

Dal palco si è anche parlato di quanto emerso dall'inchiesta di Fanpage.it, Gioventù Meloniana. "L'inchiesta mi ha preoccupato fortemente. C'è un problema politico e culturale acuito dal fatto che non c'è da parte del presidente del Consiglio la condanna chiara e ferma, un intervento chiaro che sia definitivo. Meloni deve estirpare da quelle sezioni tutti i coinvolti. Non puoi dimostrare nessuna tolleranza". E ancora: "Non c'è un fascismo buono e uno cattivo, se no non ci ritroviamo su un processo culturale che ci deve unire tutti".

Bonelli poi, richiamando ancora una volta alla necessità che le opposizioni rimangano unite, ha detto: "Speriamo che in Francia sia chiaro e forte il messaggio che la destra è un pericolo per l'Europa. Noi oggi diciamo solo una cosa: Unità in difesa della democrazia, della Costituzione, dei servizi pubblici del Paese, unità costruendo anche un programma che metta al centro questioni su ci è complicato dividersi, e lo diciamo che noi non mettiamo veti, sarebbe imperdonabile ricommettere gli errori del passato, per cui unità".

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