Conte ribatte a Grillo: “Non ci lasciamo calpestare, torniamo a votare e dopo si volta pagina”
"La nostra comunità, la comunità del Movimento 5 stelle, è abituata agli attacchi esterni. Anche perché diciamolo, combattiamo battaglie scomode, che danno fastidio". Lo ha detto Giuseppe Conte, in un video pubblicato sui social per rispondere all'attacco di Beppe Grillo. Il comico ligure oggi si è presentato a bordo di un carro funebre, ha detto che Conte ha "tradito i valori" del M5s e ne ha quindi annunciato la "morte", pur facendo intendere che ha in mente un progetto per rilanciare la sua azione politica. L'ex premier, poche ore dopo, ha risposto mantenendo la sua linea: l'attenzione sul voto che si aprirà giovedì 5 dicembre e si chiuderà domenica 8, con cui gli iscritti potranno decidere per la seconda volta di eliminare il ruolo da garante di Grillo, tra le altre cose.
Conte ha continua a elencare le "battaglie scomode" del Movimento: "Pensiamo al ‘no' all'Europa delle armi, al ‘no' al raddoppio dei finanziamenti pubblici ai partiti. Pensiamo alla battaglia sul salario minimo, contro l'autonomia differenziata, e tante altre battaglie". Dopodiché è passato al contrattacco. Anche se, in tutto il minuto di discorso, non ha mai citato per nome Grillo. Che d'altra parte aveva a sua volta evitato di menzionare Conte, riferendosi a lui come "mago di Oz".
"Dispiace", ha proseguito il presidente del M5s, "che chi dovrebbe essere al nostro fianco e conoscerci meglio si è messo invece da tempo ai margini della nostra comunità". E non solo, ha continuato Conte, ma Grillo "si dimostra disinformato". Infatti, nel suo attacco il comico aveva elencato diverse proposte che lui stesso avrebbe fatto all'ex premier, e che però sarebbero rimaste inascoltate. Conte ha smentito questa versione dei fatti: "Molte delle proposte menzionate, in realtà, si sono già tradotte in proposte di legge già depositate in Parlamento, che stiamo portando avanti da tempo con forza e determinazione".
Il leader del Movimento non ha elencato queste proposte di legge, ma ha tirato avanti sottolineando il punto centrale: "Questa è una comunità orgogliosa, che non si lascia calpestare da nessuno". Sottinteso, nemmeno da Grillo.
Una comunità, ha insistito, che "non vuole andar per funghi". Un altro riferimento alle parole del genovese, che aveva parlato del voto di questa settimana affermando: "Voi andate votare se volete, se no andate per funghi. Prendete una bella decisione, io non mi offendo, non vi conosco neanche più quindi capisco la vostra decisione".
Invece Conte ha tracciato la linea: "Da giovedì a domenica si tornerà a votare. Rivoteremo tutti insieme, perché ci sono anche nuove battaglie da portare avanti. Quelle che voi, alla base, avete selezionato e avete votato. Saranno gli obiettivi strategici che realizzeremo tutti insieme". Infatti i quesiti che riguardavano i temi (l'istruzione, la giustizia, la sanità) sono già stati approvati. Restano da votare quelli che riguardano il presidente, il ruolo del garante (cioè Grillo), il simbolo del M5s. "Allora torniamo a votare", ha concluso Conte, "perché da lunedì si volta pagina". Ed effettivamente, se il quorum arriverà una seconda volta, il comico sarà ufficialmente tagliato fuori dal Movimento. In caso contrario, il presidente M5s avrà un bel problema da risolvere.