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Conte promuove le nuove tasse su merendine e biglietti aerei: “Sono praticabili”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, promuove la proposta del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, di applicare una tassa sulle merendine, sulle bibite gassate e sui biglietti aerei per finanziare la scuola. “Mi sembra praticabile”, è il commento di Conte, interpellato ad Atreju sul tema.
A cura di Stefano Rizzuti
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La proposta del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, di tassare le merendine e i biglietti aerei per finanziare la scuola, è praticabile. E il governo potrebbe prenderla seriamente in considerazione. A dimostrarlo sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto ad Atreju, la manifestazione organizzata a Roma da Fratelli d’Italia. “Mi pare praticabile”, afferma Conte rispondendo alla proposta di Fioramonti che vuole trovare le risorse per la scuola tassando merendine, bibite gassate e biglietti aerei (di un euro quelli nazionali e di un euro e 50 quelli internazionali). “Credo che sia una soluzione praticabile”, sono le parole di Conte sul tema.

Conte parla anche di Matteo Salvini, decidendo di non commentare le sue parole: “Parlatemi di contenuti, io ho una responsabilità, devo governare”. Poi però si rivolge al leader della Lega parlando di migranti e Ue: “Questo pomeriggio viene Orban: chiedete a lui perché non ha seguito Salvini. La Lega s’è trovata isolata, con altre forze più a destra di Visegrad. L'Italia dai Paesi di Visegrad raramente è stata sopportata, a partire dai migranti”.

Sul tema dei migranti il presidente del Consiglio prosegue: “La linea dura è un interesse di tutti in Europa. Come anche la redistribuzione, si accettano cose belle e meno belle. Serve un meccanismo automatico europeo che si applichi subito. Non ho mutato idea su questo punto: non ho detto che oggi in Italia entra chiunque. Ormai hanno capito che l'Italia non accetterà più i migranti come in passato e non se li terrà da sola sul territorio”. Uno dei problemi principali, secondo Conte, sono i barchini, “più di una singola Ong”. Il presidente del Consiglio, inoltre, assicura che il governo sarà intransigente nella richiesta di un meccanismo automatico di redistribuzione che non riguardi solo i richiedenti asilo.

Il partito di Renzi

Il presidente del Consiglio torna a ribadire che avrebbe voluto sapere in anticipo da Matteo Renzi le sue intenzioni per potergli chiedere un confronto, ma poi commenta, sulla nascita di Italia Viva e sulla tenuta del governo: “Non ho motivo di credere che Renzi avrà il ruolo che descrive il titolo dell’Economist”, dice riferendosi all’ipotesi che l’ex presidente del Consiglio possa essere, per questa maggioranza, un Demolition man.

Conte e la partita Alitalia

Infine Conte parla anche di Alitalia, auspiscandosi una “soluzione di mercato”. Però, per quanto riguarda Delta, dovrebbe “rafforzare la sua partecipazione”. Il presidente del Consiglio spiega: “Dobbiamo perseguire anche lì una soluzione di mercato, perché è garanzia di un progetto industriale. Lo Stato deve essere regolatore. Lo Stato che gestisce storicamente non si è mai rivelato efficiente”. Ma questo non vuol dire, secondo Conte, che si debba escludere una partecipazione “pubblica anche rilevante”. Pur rimanendo fermo il fatto che la partecipazione al 10% di Delta “mi sembra un po’ modesta per un coinvolgimento industriale forte e sto caldeggiando questa maggiore partecipazione, ci sono partner interessati”.

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