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Elezioni politiche 2022

Conte parte per il tour elettorale e attacca: “Su crisi energetica siamo rimasti inascoltati”

“Questa situazione di emergenza l’avevamo prevista. Era facile prevederla, ma non ci hanno ascoltato”: lo ha detto Giuseppe Conte, in partenza per il tour elettorale, parlando della crisi energetica.
A cura di Annalisa Girardi
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"In questa prima settimana girerò l'Italia per toccare con mano i problemi e le urgenze che premono su famiglie e imprese": lo afferma Giuseppe Conte annunciandosi in partenza per il tour elettorale che lo porterà in giro per il Paese in vista del 25 settembre. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha poi pubblicato un video in cui lo si vede in partenza presso una stazione ferroviaria: "Si parte in treno, dal Nord", ha affermato Conte, che domani sarà a Vicenza. E ancora: "Parleremo con i piccoli e medi imprenditori, sono quelli che fanno grande l'Italia, il tessuto produttivo che ci rende forti e competitività anche all'estero. Affronteremo con loro tutti i problemi del caro-bollette e del caro-energie che stanno strozzando le nostre attività produttive, oltre che ovviamente tutte le famiglie".

Proprio in merito alla crisi energetica l'ex presidente del Consiglio ha affermato: "Abbiamo varie soluzioni, questa situazione di emergenza l'avevamo prevista. Ma era facile prevederla, non ci hanno ascoltato, il governo non ci ha ascoltato. L'abbiamo prevista sei mesi fa, ci siamo battuti per delle soluzioni, adesso dovremo non solo discuterle ma le dobbiamo applicare al più presto".

Stamattina, intervenendo in videocollegamento durante la presentazione dei candidati M5s a Napoli, Conte era tornato sul tema: "Ci hanno dato dei molestatori del governo perché ponevamo il problema, ora tutti scoprono queste emergenze. Se si vota è perché Draghi non ci ha dato risposte", aveva detto. Per poi aggiungere: "Il caro energia, il caro bollette, ci sta strangolando e sta strangolando le imprese e le famiglie. Quello che ci fa rabbia è che siamo stati inascoltati, ci hanno dato dei molestatori del governo in carica semplicemente perché ponevamo le questioni che erano sotto gli occhi di tutti, e dicevamo che era questa la vera priorità, non certo la corsa al riarmo o altre distrazioni".

E infine: "Adesso tutti quanti in campagna elettorale scoprono queste emergenze,  qualcuno vorrebbe addirittura interrompere la campagna elettorale per mettersi attorno a un tavolo e fare conferenze anziché risolvere i problemi. Noi i problemi li risolviamo concretamente, abbiamo già dato tante soluzioni e saremo sempre concentrati per risolvere le priorità".

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