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Conte ottiene la fiducia alla Camera, domani il voto decisivo al Senato

La Camera dei deputati vota favorevolmente alla fiducia al Governo Conte. Il presidente del Consiglio incassa e si prepara per domani, quando dovrà ottenere la fiducia al Senato. Sarà una partita completamente diversa, perché la maggioranza relativa – quella assoluta è solo un miraggio – è appesa al voto dei responsabili.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Giuseppe Conte incassa la fiducia alla Camera. Il Governo giallorosso, o quel che ne resta, è momentaneamente salvo. La Camera dei deputati ha votato la fiducia al Governo con 321 a favore, 259 contrari e 27 astenuti: i parlamentari di Italia Viva si sono astenuti. Dopo una lunga discussione e il discorso del presidente del Consiglio Conte, i deputati hanno deciso di accordare la fiducia al Conte bis, ma è domani al Senato che si gioca la vera partita. Il voto di oggi non era scontato ma altamente prevedibile, perché i numeri a Montecitorio sono nettamente diversi rispetto a quelli di Palazzo Madama. In ogni caso Conte incassa la buona notizia e si prepara per la giornata più decisiva del suo secondo Governo.

Domani al Senato lo scenario sarà completamente diverso. Per ottenere la fiducia non basteranno i voti dei partiti rimasti nella maggioranza, ma bisognerà anche rimpiazzare quelli dei senatori di Italia Viva, che dovrebbero astenersi. La maggioranza assoluta, fissata a quota 161 voti, sembra un vero e proprio miraggio. Ma anche per puntare a quella relativa il Governo avrà bisogno dei voti di quelli che vengono chiamati alternativamente responsabili o costruttori. Non sa ancora se i numeri al Senato saranno favorevoli o no a Conte, la partita sembra ancora apertissima.

In ogni caso, domani pomeriggio si concluderà questa prima fase della crisi di Governo. Se il presidente del Consiglio otterrà la fiducia anche al Senato potrà continuare a governare, anche se i numeri saranno meno ampi rispetto a prima. Se non dovesse farcela, Conte rassegnerà le sue dimissioni al Presidente Mattarella, poi gli scenari aperti sarebbero diversi, non ultimo quello di un rimpasto con un ritorno di Italia Viva nella maggioranza, ipotesi che gli stessi parlamentari renziani sembrano non aver scartato del tutto, ma che Pd, Movimento 5 Stelle, Leu e lo stesso Conte hanno escluso categoricamente, per ora.

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