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Conte: “Non possiamo permettere ingressi irregolari in Italia, dobbiamo essere duri e inflessibili”

“Tanto più non possiamo tollerare che in questo momento in cui la comunità nazionale intera ha fatto tantissimi sacrifici questi risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Stiamo lavorando per evitare che questi traffici possano continuare: non si entra in Italia in questo modo e in questo momento di fase acuta non possiamo permettere che la comunità nazionale sia esposta a ulteriori pericoli, non controllabili”: così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, interviene ancora sulla questione migratoria.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante una visita in Puglia parla con i giornalisti e affronta la questione immigrazione, un tema caldo nel dibattito pubblico e politico dopo l'aumento degli sbarchi nelle ultime settimane: "Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare, tanto più non possiamo tollerare che in questo momento in cui la comunità nazionale intera ha fatto tantissimi sacrifici questi risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Non ce lo possiamo permettere, dobbiamo essere duri e inflessibili", afferma Conte. Che racconta di essersi confrontato con il presidente tunisino sulla questione: "Stiamo collaborando con le autorità tunisine, è quella la strada. Io stesso ho scritto al presidente tunisino una lettera. Dobbiamo contrastare i traffici illeciti e i gruppi criminali che li alimentano. Dobbiamo intensificare i rimpatri. Abbiamo fatto una riunione con i ministri competenti, siamo in quotidiano contatto con i ministri Di Maio, Lamorgese, Guerini, De Micheli. Stiamo lavorando per evitare che questi traffici possano continuare: non si entra in Italia in questo modo e in questo momento di fase acuta non possiamo permettere che la comunità nazionale sia esposta a ulteriori pericoli, non controllabili".

Sulla gestione dell'emergenza coronavirus, Conte rivendica di aver sempre messo al primo posto la salute dei cittadini: "Noi abbiamo affrontato l'emergenza Covid-19 mettendo al primo posto la salute, avendo ben chiara la gerarchia dei valori costituzionali abbiamo messo al primo posto la tutela della vita e della salute dei cittadini". Questo non vuol dire però, prosegue il presidente del Consiglio, disinteressarsi al tema economico: "Siamo comunque responsabili: non possiamo trascurare e rimanere indifferenti alla recessione economica che l'Italia, l'Europa e tutto il mondo sta affrontando. Ma al primo posto sappiamo cosa c'é ed è per questo che raccomandiamo che si continuino a rispettare quelle minime regole precauzionali. So com'è utilizzare una mascherina, anche d'estate… ma è doveroso".

Conte si trova a Cerignola, in provincia di Foggia, dove ha incontrato questa mattina degli studenti e visitato un bene confiscato alla mafia. Proprio in relazionealla criminalità organizzata in Puglia, Conte commenta: "Sono figlio di questa terra e potete immaginare con quale dolore possa vivere il fatto che qui la mafia prosperi. Ecco perché noi dobbiamo fare il deserto intorno alla mafia. Abbiamo rafforzato la reazione dello Stato, ma non è sufficiente. Dobbiamo anche alimentare la cultura contro la criminalità mafioso coinvolgendo tutti i giovani che sono la nostra speranza contro il malaffare mafioso".

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