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Conte non esclude uscita dal governo né l’appoggio esterno: “Incontrerò Draghi lunedì, poi si vedrà”

Il leader del M5s Giuseppe Conte ribadisce l’importanza di un chiarimento con il premier Draghi, sulle presunte telefonate tra lui e Grillo. L’ipotesi appoggio esterno sarebbe ancora in campo: “Le decisioni le prendiamo nell’ambito di una comunità: ci sarà un coinvolgimento degli organi politici e valuteremo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Ci sarà un incontro con Draghi e ci confronteremo, sicuramente abbiamo manifestato un disagio politico, ci sono vari passaggi politici sofferti, questo incontro sarà importante, perché, al di là delle dichiarazioni di Draghi, non è solo questione di dichiarare l'importanza del M5s, bisogna essere conseguenti". Il leader del M5s Giuseppe Conte non esclude ancora l'uscita dalla maggioranza che sostiene Draghi, dopo le polemiche scoppiate per le presunte telefonate tra il presidente del Consiglio e il fondatore del M5s e Beppe Grillo, per le quali Conte si era detto "sconcertato".

Dopo un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio, durante il quale è stato fissato l'appuntamento di lunedì a Palazzo Chigi, il leader pentastellato non chiude alla possibilità che il M5s possa passare all'appoggio esterno al governo. La questione sembra ancora aperta, nonostante il premier Draghi ieri in conferenza stampa abbia cercato di chiudere la pratica, tendendo sostanzialmente un ramoscello d'ulivo al suo predecessore: "Il governo è nato con i 5 Stelle, non si accontenta di un appoggio esterno", ha scandito davanti ai giornalisti che gli chiedevano insistentemente informazioni sullo stato di salute dell'esecutivo, ribadendo comunque di aver avuto rassicurazioni dallo stesso Conte sul posizionamento dei pentastellati all'interno della maggioranza.

Draghi ieri ha inoltre detto esplicitamente di non aver mai chiesto al garante Beppe Grillo la rimozione dell'ex premier dalla guida dei 5 Stelle, come invece aveva riferito il sociologo Domenico De Masi, vicino al Movimento.

Ma Conte continua a chiedere un chiarimento a Draghi, prima di potersi sbilanciare sulla fiducia al suo governo: "L'interesse del Paese richiede che se c'è un problema di questa portata" tra il presidente del Consiglio e "una forza politica che generosamente ha fatto nascere questo governo e ha dato sempre il suo contributo di lealtà e correttezza" è "chiaro che bisogna confrontarsi. C'è un'occasione per chiarire", ha spiegato questa sera  all'incontro di AreaDem a Cortona. A Lucia Annunziata che gli chiedeva se la scelta di restare o uscire dall'esecutivo sia già stata presa, Conte ha dato una risposta non del tutto rassicurante: "Noi le decisioni le prendiamo nell'ambito di una comunità: ci sarà un coinvolgimento degli organi politici e valuteremo. L'incontro di lunedì sarà importante per chiarire e per capire dove siamo arrivati". 

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