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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, Conte: “L’Ue spinga per il negoziato Russia-Ucraina e dia una prospettiva a Putin”

Giuseppe Conte spiega in conferenza stampa di fronte ai giornalisti stranieri che l’Ue deve lavorare di più per favorire la pace tra Russia e Ucraina.
A cura di Giacomo Andreoli
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"L'Ue dovrebbe sedersi a un tavolo per un negoziato che riconosca la sovranità dell'Ucraina, offrendo a Putin una prospettiva, pagando un prezzo, nel quadro della comunità internazionale". Così il leader del M5s Giuseppe Conte, incontrando i giornalisti della stampa estera, si espone sulla guerra, invitando al compromesso.

Secondo Conte l'Unione dovrebbe "essere in prima fila, ma non per la fornitura di armamenti: una cosa fondamentale, perché non bisogna rispondere a questa crisi con un riarmo, ma sul piano dei valori: quindi no alla corsa al riarmo". La posizione del Movimento, per l'ex premier, è dunque quella di concentrare tutti gli sforzi dell'Unione per il negoziato e la soluzione politica della guerra. Quanto all'aumento delle spese militari al 2% del Pil Conte si dice convinto che "tutti i partiti ci sono venuti dietro", evitando di aderire subito al programma della Nato.

Queste posizioni del M5s, quindi, per l'ex premier non rompono il fronte euroatlantico e non invitano a "mostrarsi deboli con Putin". Pertanto Conte invita tutte le forze politiche ad adottarle, "perché il governo italiano abbia un mandato ancora più forte, anche nell'ambito della Nato". Quanto alle querelle con Draghi, invece, il leader grillino spiega di non volere una crisi di governo e di essere il leader che "più lavora per rafforzare il premier". Nessuna querelle, a detta del numero uno del M5s, neanche con Di Maio, con cui c'è "un aggiornamento continuo". Secondo lui il ministro "condivide le nostre posizioni sulla guerra".

E ancora, Conte, dopo l'espulsione dal Movimento di Vito Petrocelli per le sue posizioni filo-russe, rivendica la presidenza della Commissione esteri del Senato e spiega che il M5s è "nella condizione di poter tornare protagonista dello scenario politico italiano". Infine sull'ingresso della Finlandia della Nato, l'ex premier dice: "è chiaro che può avere delle implicazioni, ma non mi sento di offrire una risposta negativa di fronte ad un interesse così vitale".

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