Conte lascia Palazzo Chigi: i dipendenti lo salutano con un lungo applauso dalle finestre
Nessun rammarico, ma una "grande esperienza" come capo del Governo. Giuseppe Conte lascia per l'ultima volta Palazzo Chigi e si congeda con poche lapidarie frasi ai cronisti presenti nel cortile dove l'ormai ex premier, assieme alla compagna, sale in automobile e lascia in maniera ufficiale il timone del governo a Mario Draghi. Ma dalle finestre, a salutarlo per l'ultima volta in qualità di rappresentante politico, ci sono tutti i dipendenti di Palazzo Chigi, che gli hanno tributato un grande applauso, al quale Conte ha risposto con un sorriso (nascosto dalla mascherina) ed un applauso verso i dipendenti stessi.
Una esperienza che, alla domanda di Fanpage.it, definisce "grande", chiusa quest'oggi al termine di una giornata "sobria ed efficace". E senza alcun rimpianto. "Mai rammarichi", ha spiegato ancora Giuseppe Conte, prima di congedarsi definitivamente da Palazzo Chigi. L'applauso dei dipendenti della residenza del presidente del consiglio non è casuale: il rapporto tra Conte e i lavoratori della residenza è sempre stato descritto come particolarmente sereno ed umano, come dimostra il gesto spontaneo degli stessi dipendenti.
"Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l'affetto che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo", ha poi aggiunto Giuseppe Conte sul proprio profilo Facebook qualche ora dopo, "La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato", ha proseguito, "scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Da oggi non sono più Presidente del Consiglio", ha concluso Conte, "Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino".