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Conte lancia l’invito al Pd: “Berlusconi non c’è più, facciamo una legge sul conflitto d’interessi”

Giuseppe Conte ha detto che “adesso che Berlusconi non c’è più”, forse sarà “più facile” fare una legge sul conflitto d’interessi: “Facciamo una legge di regolamentazione sulle lobby”, ha dichiarato, invitando il Pd e le altre forze di opposizione.
A cura di Luca Pons
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"Adesso che Berlusconi non c'è più forse è anche più facile: vogliamo definire una volte per tutti il conflitto di interessi? Facciamola una legge di regolamentazione sulle lobby, sediamoci a un tavolo e facciamo una regolamentazione seria per il futuro". Lo ha proposto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, ospite di Prima di domani su Rete 4. In quel momento, Conte si stava rivolgendo al Partito democratico, discutendo i temi comuni su cui le opposizioni possono trovarsi e portare avanti proposte condivise.

Del tema del conflitto di interesse si è tornati a discutere nelle scorse settimane, quando è emersa l'indagine della Procura di Roma sul caso Anas e su presunti illeciti in vari appalti, con favori scambiati per denaro o promesse di cariche politiche o amministrative. Risulta indagato anche l'ex senatore Denis Verdini con il figlio, Tommaso Verdini. Matteo Salvini, che ha annunciato querele contro i giornali che citano il suo nome "senza motivo", è il compagno di Francesca Verdini, figlia di Denis. Nelle carte dell'indagine è emerso anche il nome di Federico Freni, sottosegretario di governo e esponente della Lega.

Conte ha lanciato quindi la proposta su una norma contro il conflitto d'interessi. Poi però è tornato a ribadire che il M5s non intende formare un'alleanza stabile con il Pd: "Noi lavoriamo per progetti politici, non per costruire a tavolino una alleanza. Io non mi sono mai sottratto al dialogo, ma non chiedete a me e al M5s di costruire una alleanza, una federazione, non è la nostra storia. Abbiamo fatto una scelta chiara: siamo nel campo progressista".

Il leader M5s ha anche sottolineato che ci sono "differenze" rispetto ai dem, soprattutto "per quanto riguarda la politica estera e le guerre in corso". In ogni caso, "cerchiamo di mantenere il dialogo. Lavoriamo su progetti e su temi". Conte ha anche commentato l'ipotesi di un incontro televisivo tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, affermando che il leader dell'opposizione "non lo sceglie Meloni ma i cittadini. E, senza nulla togliere a Elly Schlein, è inutile che Meloni cerchi di dribblare la presenza mia e del M5s. Noi saremo lì".

Infine, Conte ha criticato un'altra volta Meloni per alcune affermazioni fatte durante la conferenza stampa di fine anno. In particolare, ha detto "mi ha colpito quando ha detto che stiamo correndo al di sopra della media europea per quanto riguarda l'aumento del Pil". La presidente del Consiglio si riferiva a dati relativi al 2023, ma Conte ha ricordato che "nel 2024 è prevista una media europea dell'1,3%" di crescita del Pil, "mentre per noi si parla dello 0,9%. Siamo tornati agli ‘zero virgola' e si narra ancora che stiamo correndo più degli altri".

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