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Conte favorevole alla regolarizzazione dei migranti: “Così si combatte caporalato”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ribadisce la sua posizione sulla regolarizzazione dei migranti: “Regolarizzare per un periodo determinato migranti che già lavorano sul nostro territorio significa spuntare le armi al caporalato, contrastare il lavoro nero, effettuare controlli sanitari”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il tema della regolarizzazione dei migranti che lavorano in Italia divide la maggioranza, ma alla fine un accordo sembra vicino. Almeno stando a quanto assicurano da Palazzo Chigi, fornendo inoltre una chiara presa di posizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, secondo cui “regolarizzare per un periodo determinato migranti che già lavorano sul nostro territorio significa spuntare le armi al caporalato, contrastare il lavoro nero, effettuare controlli sanitari e proteggere la loro e la nostra salute tanto più in questa fase di emergenza sanitaria”. Non a caso, dalla presidenza del Consiglio ricordano che provvedimenti simili a quello che si sta discutendo ora sulla regolarizzazione dei migranti sono stati approvati in passato anche da maggioranze di centrodestra, come avvenuto più di una volta negli ultimi 20 anni.

Il decreto Rilancio

La nota di Palazzo Chigi smentisce i conflitti all’interno della maggioranza sui provvedimenti da inserire nel dl Rilancio, riportati da alcuni giornali. E assicura che il lavoro sta continuando “senza sosta”, con un confronto definito costruttivo e “nel segno dello spirito di squadra, con un solo obiettivo: dare nelle prossime ore il via libera a una solida rete di sostegni, aiuti e investimenti a protezione di cittadini, famiglie e imprese alle prese con una crisi senza precedenti”. Inoltre si sottolinea come siano “privi di fondamento” i retroscena su un malumore di Conte nei confronti del M5s e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Conte e la regolarizzazione dei migranti

Da Palazzo Chigi ricordano come domenica notte si sia tenuto un incontro tra le delegazioni delle forze di governo che hanno raggiunto un accordo politico sui temi da inserire nel decreto, tra cui quello della regolarizzazione dei migranti. Su questo tema è “stata raggiunta una sintesi politica rimettendo alla ministra Lamorgese il compito di tradurla sul piano tecnico-giuridico”.

Il Movimento 5 Stelle si sta “interrogando” su questa sintesi politica, ma questo – assicurano ancora dalla presidenza del Consiglio – non crea “irritazione o malumore del presidente Conte”. La cui posizione sulla regolarizzazione non cambia, venendo considerata come un’arma per sconfiggere il caporalato. Nella nota di Palazzo Chigi si legge ancora: “Va precisato, infine, che questo tema, che spazia dalla dignità delle persone alla trasparenza dell’economia alla sicurezza nei rapporti di lavoro, è così complesso che non si lascia filtrare dalle tradizionali distinzioni ideologiche destra/sinistra, visto che, in passato, provvedimenti di regolarizzazione di cittadini migranti molto consistenti sono stati approvati da governi di centrodestra”.

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