Conte e il premier spagnolo Sanchez scrivono a von der Leyen: “Riaprire presto frontiere Ue”
L’apertura delle frontiere europee deve avvenire in maniera coordinata e senza discriminare alcun Paese, neanche quelli maggiormente colpiti dall’epidemia di Coronavirus. È questo il messaggio rivolto da Italia e Spagna alla Commissione europea sullo stop alle restrizioni agli spostamenti all’interno dell’Unione. La lettera, scritta dal premier spagnolo, Pedro Sanchez, e dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stata inviata alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Roma e Madrid chiedono che si individui al più presto un sistema di coordinamento tra gli stati membri che possa portare alla riapertura delle frontiere tra i Paesi Ue, ma anche all’esterno della comunità europea.
Nella lettera i due capi di governo sottolineano che ora “è il momento di riattivare le nostre economie, recuperare la normalità e anche un elemento fondamentale del progetto europeo come la libertà di movimento nello spazio Schengen”. Sanchez ribadisce il messaggio in un tweet: “L’eliminazione delle restrizioni alle frontiere nell’Ue deve essere effettuata in modo coordinato, sulla base di criteri comuni e trasparenti. Ho inviato, insieme a Giuseppe Conte, una lettera alla Commissione Ue in modo che la transizione alla ’nuova normalità’ in Europa sia sicura”.
Sanchez e Conte sottolineano l’importanza che la riapertura avvenga sulla base di criteri epidemiologici “chiari e trasparenti”, senza mettere in discussione la libertà di movimento, considerata un “elemento fondamentale del progetto europeo”. Inoltre, i due capi di governo si soffermano sulla necessità di “stabilire criteri sanitari comuni in tutta l’Ue per i trasporti, con protocolli concordati tra tutti i Paesi”. “Molti dei nostri Stati membri si avvicinano alla data decisa per la riapertura delle loro frontiere alla mobilità turistica – scrivono Conte e Sanchez –. Da come questo processo verrà portato a termine dipenderà la percezione che i nostri cittadini avranno del ruolo centrale dell'Unione Europea in tutta questa crisi”.