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Conte e il M5s senza Grillo: “Si è messo ai margini da solo, chiamava Draghi e ci metteva in difficoltà”

Giuseppe Conte ha parlato agli iscritti del Movimento 5 stelle in una diretta social: ha raccontato della fine del rapporto con Beppe Grillo, fondatore ormai escluso dal M5s, e chiarito che da adesso il partito sarà aperto a tutti. Ha escluso che ci saranno scissioni, mentre per quanto riguarda le battaglie legali ha detto che il M5s sarà preparato a difendersi.
A cura di Luca Pons
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"Il nostro garante ci ha chiesto di rivotare. Sono convinto che la clausola che lo ha consentito sia illegittima, ma noi abbiamo preferito rispondere con più democrazia. L’esito lo conosciamo". Giuseppe Conte ha ‘inaugurato' la nuova era del Movimento 5 stelle, quella che vede ufficialmente escluso il fondatore Beppe Grillo, con una diretta sui social. Conte ha parlato di "rammarico" per come si è concluso il rapporto con il comico genovese, colpevole però di essersi "messo ai margini" da solo e di aver preferito il rapporto con Mario Draghi a quello con il M5s.

Il racconto di Conte: "Rammarico per il rapporto con Grillo, sarebbe stato bello averlo"

"Personalmente sono rimasto sorpreso della reazione del nostro garante, Beppe Grillo. Poi progressivamente è subentrata la sorpresa, poi un forte rammarico", ha raccontato. "Ricordo l’ultima volta che ci siamo visti, il 14 giugno: dopo un pranzo insieme ci siamo salutati con baci e abbracci. Gli ho annunciato anche l’intenzione di preparare questo processo costituente. Qualche giorno dopo, durante il suo intervento al teatro a Fiesole, ho subito degli attacchi più velenosi del solito. Nel tempo questi interventi si sono trasformati in tentativi di fermare la costituente".

Per Conte, da quel momento è arrivato "un punto di svolta". In cui il presidente del M5s ha deciso di "tenere fede a ciò che avevo annunciato: che sarebbe stata la comunità degli iscritti a riossigenarsi". Un processo, quello dell'assemblea costituente, che ha segnato un "momento storico" per il Movimento e che ora dovrà "diventare qualcosa di più costante", da ripetere sui territori e su singoli temi.

Tornando al fondatore, l'ex premier ha continuato: "Sarebbe stato bello avere negli ultimi anni un Grillo come io lo vedevo da fuori: partecipe nel progetto politico del Movimento. Purtroppo si è messo ai margini". Sarebbe stata, ha detto, "una gran forza politica aggiuntiva averlo ai cancelli di Stellantis, durante le elezioni politiche del 2022 e alle europee, nei vari passaggi anche difficili, con la sua capacità comunicativa". Al contrario, però, ci sono stati dei "momenti difficili dove anziché averlo al nostro fianco lo avevamo a scambiarsi telefonate con Draghi, a chiederci conto di cosa avevamo combinato, come un qualunque avversario politico".

Il M5s si prepara alle battaglie legali

Ma ora, ha proseguito Conte, "dobbiamo guardarci avanti. Non dobbiamo perdere memoria di quel che è stato, avere rispetto della nostra memoria, ma rispetto anche per la comunità degli iscritti che si è espressa. Questo progetto ah realizzato l’idea originaria del Movimento 5 stelle. La più grande contraddizione, per chi ha provato a delegittimarlo, è che stanno delegittimando l’idea fondativa del M5s".

Nel futuro prossimo del Movimento non è escluso che ci siano delle battaglie legali, e su questo il presidente è stato netto: "Quando terminerò questo impegno politico tornerò a fare l’avvocato, ma adesso faccio il politico, quindi non mi occuperò di queste questioni". Tuttavia, "chi si azzarderà a intralciare l’azione politica del M5s troverà una solida barriera legale. Pagherà le spese legale, la liti temeraria e il risarcimento dei danni. Questa comunità non può prestare il fianco a tentativi interni distruttivi, a chi oggi vuole contribuire a minare la forza della nostra azione politica".

"Scissioni? Non ne vedo la ragione politica"

Detto questo, adesso il Movimento sarà "la casa di tutti, anche di chi aveva una proposta diversa o non ha partecipato a questo processo costituente". Perché, ha aggiunto, "non è più l’epoca delle cacciate, delle decisioni padronali per cui c’era una sfilza di espulsioni a tappeto".

A maggior ragione, quindi, Conte ha escluso che ci saranno scissioni: "Non vedo le ragioni politiche che possono motivare una scissione. Cosa si fa, una scissione per realizzare un processo più democratico di quello che abbiamo già fatto? Una scissione per un movimento basato sulla autocrazia? O un progetto politico alternativa per principi e valori che noi stiamo realizzando in modo più radicale che mai?".

Conte spiega cosa succederà al limite dei due mandati

Infine, partendo dalle domande degli iscritti, l'ex premier ha parlato del cambiamento nel limite dei due mandati: "La comunità ha scelto la revisione della regola del doppio mandato. Una regola già rivista in passato: prima che io arrivassi avete introdotto il mandato zero. Ora c'è necessità di poter competere ad armi pari con le altre forze politiche". Questo per, ha detto, "non significa che diventeremo come gli altri, che introdurremo il carrierismo. Qui si parla di revisione, quindi un cambiamento ragionevole per valorizzare le esperienze acquisite". Per di più, ha concluso, "la revisione la proporremo a voi, e sarete voi iscritti che la voterete. In nessun'altra forza politica succede".

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