Conte dopo il voto in Liguria: “Leadership sempre in discussione. Peggior crollo del M5s? Abituati, problemi noti”
a cura di Marco Billeci e Luca Pons
"Io mi assumo sempre le responsabilità". Giuseppe Conte ha commentato così ai microfoni di Fanpage.it le elezioni regionali in Liguria, dove il Movimento 5 stelle ha raccolto un risultato deludente raggiungendo meno del 5% dei voti. E il presidente del M5s non ha negato che anche la guida del partito potrebbe essere messa in discussione, se non verrà a mancare la fiducia degli iscritti: "Le leadership sono sempre in discussione, nel momento in cui non c'è consenso della comunità, al di là delle scadenze. Noi stiamo facendo un'assemblea costituente e come sapete discutiamo di tutto". Anche il ruolo del presidente.
Conte ha riconosciuto che il Movimento è "abituato purtroppo a risultati non assolutamente soddisfacenti e anche molto deludenti sul territorio", anche se ha negato che si tratti di uno dei risultati peggiori della storia del Movimento. Ha sottolineato che "proprio per questo" sono in corso i lavori verso l'assemblea costituente del partito. "Non c'è nessuna sottovalutazione sulla nostra capacità nelle amministrative di avere liste competitive e coinvolgere il nostro potenziale elettorato per venire a votare. C'è un astensionismo in crescita".
A una domanda sulle dichiarazioni di Matteo Renzi riguardo al ruolo che Italia viva avrebbe potuto giocare nella coalizione a sostenere Andrea Orlando (Renzi aveva sostenuto che con i suoi voti il centrosinistra avrebbe vinto), il leader M5s ha risposto con una frecciata: "Da dove l'ha detto, da Riad?".
Le parole di Conte su Italia viva
Ieri, il leader del M5s – che in questi giorni ha riacceso lo scontro con Beppe Grillo – aveva commentato l'esito delle urne con una lunga nota. Conte aveva parlato della necessità di "rifondare il Movimento ripartendo dalle attività di radicamento sui territori".
In più, aveva rivendicato l'opposizione alla presenza di Italia viva nella coalizione: "Ipotizzare fantasiose alleanze con Renzi e i suoi epigoni avrebbe solo fatto perdere ancor più voti al M5S", aveva detto, perché "non si può barattare la credibilità di un progetto politico con gli interessi di qualche gruppo di potere pronto a spostare il proprio pacchetto di voti alla corte del miglior offerente".
Il nuovo attacco di Grillo
"Si muore più traditi dalle pecore, che sbranati dal lupo", ha scritto Beppe Grillo. Il giorno dopo le elezioni in Liguria, il fondatore e garante del Movimento ha condiviso nelle ‘storie' di Whatsapp un'immagine di un lupo, con una scritta breve e senza altre spiegazioni. Il riferimento sembra comunque piuttosto evidente: nelle scorse settimane il conflitto con Conte è diventato sempre più pronunciato, soprattutto dopo che il presidente del M5s ha di fatto annunciato che non rinnoverà il contratto di Grillo con il Movimento.