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Manovra 2024

Conte dice che quello di Meloni è il governo delle tasse: “Taglia le pensioni e aumenta le imposte”

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, ha criticato duramente la manovra del governo Meloni: “Per Halloween si sono travestiti da governo delle tasse”, ha detto. Con le altre opposizioni restano comunque delle distanze: con il Pd la collaborazione va costruita “su singoli progetti concreti”, come la sanità.
A cura di Luca Pons
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La manovra del governo Meloni è "durissima con gli italiani", ha detto Giuseppe Conte: sul tema delle pensioni "persino l’ex ministra Elsa Fornero ammette che questo governo è stato più duro di lei". Il presidente del Movimento 5 stelle ha affermato, in un'intervista al Corriere della Sera, che l'esecutivo ha creato nuovi "ostacoli a chi vuole andare prima in pensione" e allo stesso tempo ha "tagliato con l’accetta gli assegni pensionistici anche al ceto medio", oltre alle "pensioni di 700 mila dipendenti pubblici, tra cui medici e infermieri".

Non solo, ha continuato Conte. Oltre a ridurre gli assegni previdenziali per alcuni, c'è il capitolo delle tasse: "Per Halloween si sono travestiti da governo delle tasse: ci sono nuove imposte per oltre 2 miliardi e arrivano a tassarci fin dai primi vagiti, tassando pannolini e latte in polvere, oltre che la casa". Infine, la delicata questione della sanità: "Hanno un disegno preciso: anziché investire 15 miliardi per mantenere il trend di investimento del 7% in rapporto al Pil, distribuiscono 2 miliardi ai loro amici delle cliniche private".

Il leader M5s ha detto che c'era una sola misura che il suo partito apprezzava: "L’annuncio della tassa sugli extraprofitti, anche se era timida". Poi però la presidente del Consiglio, "che si vantava di non essere ricattabile, ha confezionato una norma che rende la tassa facoltativa: se un istituto di credito rafforza il proprio patrimonio può non pagarla". In questo modo, finora "le due principali banche italiane si sono sfilate, e già questo significa che lo Stato non incasserà 1,2 miliardi".

Di fronte a una critica così decisa, Conte non ha aperto comunque a un ‘fronte unito' delle opposizioni. Ha criticato "chi si offre come stampella", termine che spesso ha utilizzato per parlare dei partiti di centro (Azione e soprattutto Italia viva) che in alcune occasioni hanno votato insieme alla maggioranza. Invece il M5s "sta facendo opposizione con rigore", e "da questa azione di contrasto partirà un progetto alternativo di governo".

Per quanto riguarda i dem di Elly Schlein? "Ci confronteremo per dare un segnale forte al Paese sull’emergenza sanitaria, con emendamenti convergenti" e "parteciperemo alla manifestazione a Roma lanciata dal Pd contro il governo", ma un'eventuale collaborazione "va costruita su singoli progetti concreti, attraverso un confronto che sia rispettoso della dignità e autonomia di ciascuno". Insomma, si resta ben lontani da una coalizione.

Sulla guerra in Israele, "Meloni pecca di codardia", perché dopo aver espresso solidarietà a Israele dovrebbe "avere il coraggio di chiedere con forza a Netanyahu di interrompere questa strage in atto e di concentrare la sua reazione su azioni mirate ai terroristi di Hamas, tutelando i civili palestinesi". Bisognerebbe "battersi affinché ci sia un cessate il fuoco e si intervenga con massicci aiuti umanitari", anche per evitare episodi di antisemitismo da cui Conte è "preoccupatissimo".

Infine, Conte ha commentato lo scherzo telefonico subito da Meloni a opera di due comici russi: "Una figuraccia mondiale, che mette a repentaglio la credibilità e la sicurezza dell’Italia. Parlando con i due comici russi, scopriamo che Meloni è venuta in Parlamento a mentire agli italiani, perché non è più convinta della strategia delle armi all’Ucraina".

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