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Conte dice che l’unico successo di Salvini come ministro è stato “tenere in mare dei migranti”

Dopo l’incontro al Mite con il ministro Cingolani, Giuseppe Conte si è fermato a parlare con i giornalisti attaccando a testa bassa Matteo Salvini: “Se vuole il nucleare può trasferirsi in Francia – ha commentato l’ex presidente del Consiglio – la ministra Lamorgese è competente e si sta impegnando in un contesto difficile, Salvini non ha migliorato nulla sui rimpatri da ministro, ma ha ottenuto il risultato di tenere in mare dei migranti”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dopo più di un'ora la delegazione pentastellata guidata dal presidente Conte esce dal ministero della Transizione ecologica dove ha incontrato il ministro Cingolani. Per calmare le polemiche i 5 Stelle hanno voluto incontrare lo scienziato con un folto gruppo di rappresentanti: oltre all'ex presidente del Consiglio presenti i ministri Di Maio, Patuanelli, Dadone e D'Incà. "Con Cingolani abbiamo affrontato il tema del nucleare e abbiamo avuto garanzie che l'Italia non abbraccerà l'energia atomica – ha chiarito subito Conte nel punto stampa davanti al Mite – Quindi no al nucleare perché è questa la scelta fatta dagli italiani con il referendum, ed è questa la sensibilità politica che esprime il Movimento. L'energia atomica costa moltissimo e non avrebbe senso in questo momento orientarsi verso una politica a favore del nucleare".

Intanto Matteo Salvini, intervenendo a margine della sua visita a Milano, si è schierato a favore del ritorno al nucleare: "Può trasferirsi in Francia, dove hanno fatto la scelta del nucleare e probabilmente continueranno su questa strada – ha commentato Conte – Il ministro Cingolani condivide le nostre valutazioni, dobbiamo incrementare le energie rinnovabili e discutere di nucleare significa distrarsi dall'obiettivo fondamentale, che è quello di incrementare l'energia pulita". Poi ha chiuso alle domande sull'ex vice ai tempi del governo gialloverde: "Non mi fate domande su Salvini, poi rischio di diventare scortese".

Poi Conte si è concentrato sul tema del rincaro delle bollette annunciato proprio dal ministro Cingolani: "Dobbiamo intervenire con varie modalità per calmierare questi prezzi – ha spiegato il leader del Movimento 5 Stelle – è una congiuntura internazionale ha portato un incremento notevole del prezzo del gas, che si ripercuote sulla vita e sul bilancio delle singole famiglie in un momento di particolare sofferenza dovuta alla pandemia". Per questo motivo il Movimento "formulerà delle proposte, con il Mef e il governo ci confronteremo per cercare di costruire dei meccanismi che anche in prospettiva futura possano calmierare i prezzi delle bollette".

L'ex presidente del Consiglio ha anche difeso la ministra Lamorgese, sotto l'attacco continuo di Salvini e Meloni: "È competente e si sta impegnando al massimo in un contesto in cui abbiamo il Covid, la guerra civile libica e la più grande crisi politico-istituzionale degli ultimi decenni in Tunisia – ha commentato Conte – In questo contesto, per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori, la sua è un'opera meritoria". Poi è passato al contrattacco: "Salvini non mi sembra che sui rimpatri abbia migliorato nulla da ministro, come gli avevo chiesto", ma "ha ottenuto il risultato di tenere in mare dei migranti".

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