Conte dice che firmerebbe di nuovo gli accordi con la Cina che Meloni vuole cancellare
Giuseppe Conte percorrerebbe la Via della Seta, anche a distanza di anni la sua idea non è cambiata. L'ex presidente del Consiglio difende quanto fatto dal suo primo governo in merito all'accordo con la Cina, che a distanza di quattro anni sta per scadere e quasi certamente non verrà rinnovato. Il leader del Movimento 5 Stelle non ha mai nascosto la sua idea: "Gli accordi con Pechino per la Via della Seta? Io li rifarei – dice Conte a Milano Finanza – Francia e Germania hanno sempre avuto con la Cina una bilancia commerciale favorevole. E noi no. Il nostro è stato un tentativo di riequilibrarla".
Un tentativo, quello di Conte, sostanzialmente fallito secondo il governo Meloni, che da tempo ha scelto la sua linea: fuori dalla nuova Via della Seta perché non ha prodotto risultati, ma bisogna uscire senza far arrabbiare la Cina. "È vero che poi la pandemia ha inciso negativamente sui commerci, ma bisogna anche chiedersi che cosa ha fatto il governo in questa direzione? – chiede ancora retoricamente il leader grillino – Macron, Merkel e Sanchez sono andati in Cina una volta l'anno. Il ministro Tajani invece è in Cina ora e non sappiamo nemmeno che cosa sia andato a dire".
Insomma, il punto centrale è che "la vera posizione del governo su questa materia", secondo Conte, "non l'ha capita nessuno". Intanto sulla possibilità di rinnovare o lasciar scadere il memorandum c'è in effetti molta confusione: Meloni continua a prendere tempo e a dire che nulla è deciso ogni volta che viene interpellata in merito, ma la scelta non sembra essere in discussione. Soprattutto dopo l'ultimo viaggio a Washington della presidente del Consiglio, che ha ricevuto un'indicazione abbastanza chiara dalla Casa Bianca. Deciderà il Parlamento, ripete Meloni. Ma la strada verso la Via della Seta, ormai, sembra interrotta.