Conte dice che alle Europee non deve vincere il partito delle armi e votare M5s è un gesto di pace
"Il partito trasversale delle armi coinvolge tutte le forze politiche. Quasi tutti. Ma non può vincere". Alle elezioni europee "abbiamo la possibilità di compiere un gesto collettivo, una rivoluzione, un gesto di rottura ma pacifico. Sarebbe un gesto per un'Europa più verde, pacifista". Giuseppe Conte, al teatro Brancaccio a Roma, ha chiuso così il suo tour elettorale. Durante la serata il leader M5s dal palco ha toccato diversi punti del programma pentastellato per le europee, tra cui quello del lavoro: "I nostri europarlamentari si batteranno per una direttiva sulla riduzione del tempo di lavoro a parità salariale. Questo provvedimento lo dedicheremo a un nostro amico che non c'è più, un finissimo intellettuale, Domenico De Masi", ha detto l'ex premier.
"C'è un bivio storico l'8 e il 9 giugno. L'unica cosa che non ci può essere perdonata è rimanere a casa", ha insistito Conte spingendo al voto: "Dobbiamo andare alle urne e assumerci una responsabilità. Abbiamo la possibilità di compiere un gesto collettivo, una rivoluzione, un gesto di rottura ma pacifico. Sarebbe un gesto per un'Europa più verde, pacifista. Il Movimento 5 Stelle c'è".
Non è mancata la polemica con il governo Meloni, che sta "orbanizzando l'Italia". Un attacco è stato riservato alla ministra Santanchè: "Sta lì incollata, e la solidarietà di partito prevale rispetto allo sputtanamento internazionale che ne sta derivando". Un altro all'ex sottosegretario Vittorio Sgarbi, candidato alle europee con Fratelli d'Italia: "Ci abbiamo messo tanto per farlo dimettere, ci sono volute tre inchieste. Giorgia Meloni aveva detto ‘io non sono ricattabile'. Allora ci deve spiegare perché l'hai candidato alle europee". E infine anche nei confronti della stessa Meloni: "Non si è visto in nessun Paese che un presidente del Consiglio si proponga come candidato finto, truffatore, per le elezioni europee. Abbiamo presentato una proposta di legge: non si possono candidare al Parlamento europeo il presidente del Consiglio e i membri del governo".
La polemica con il governo si è spostata anche sul Superbonus: "Si è consumata una campagna denigratoria che ha voluto oscurarne i benefici. È disonesto per un premier e un ministro dell'Economia parlare solo dei costi", perché ha creato "più di 900mila posti di lavoro e mille euro annui di risparmi in bolletta per famiglia". Gran parte dell'evento è stata dedicata al tema su cui il M5s ha puntato di più nella campagna elettorale, ovvero la pace: "Come siamo arrivato sull'orlo della Terza guerra mondiale? Non c'è destra e sinistra. Il partito trasversale delle armi coinvolge tutte le forze politiche. Quasi tutti. Ma non può vincere. Noi siamo stati molto fermi", ha insistito Conte.
Il presidente del M5s ha ribadito la linea anche sul Medio oriente: "Stiamo scrivendo una pagina atroce, incancellabile. Abbiamo condannato con fermezza l'atroce attacco di Hamas, ma da subito abbiamo compreso che si scatenava una reazione indiscriminata. E noi, portatori dei valori dell'Occidente, abbiamo condannato Netanyahu. Io non mi sento rappresentato da un governo che per tre volte si è astenuto sulla risoluzione dell'Onu" sulla partecipazione della Palestina alle Nazioni Unite. "I nostri candidati saranno per cinque anni costruttori di pace".