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Conte detta le regole per il Natale: shopping serale, sì a scambio di regali e no a tombolate

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, anticipa alcune delle regole che potrebbero essere messe in campo in vista del Natale. Molte le restrizioni a cui sta pensando il governo, a partire dal divieto di andare in vacanza sulla neve. Ma rimangono intatte alcune tradizioni come lo scambio dei doni, facilitato anche dall’apertura prolungata dei negozi.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’obiettivo è evitare che si ripeta quanto successo a Ferragosto. Lo dice chiaramente il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando di ciò che avverrà durante le festività natalizie. Intervistato durante la trasmissione Otto e mezzo, in onda su La7, Conte anticipa quelle che potrebbero essere le regole per il Natale che i cittadini dovranno seguire. L’intento è diminuire le occasioni di socialità rispetto a quanto avviene solitamente a dicembre. Niente tombolate, niente festini e niente vacanze in montagna, sulla neve. Le limitazioni, da quanto fa capire il presidente del Consiglio, dovrebbero infatti riguardare anche gli spostamenti tra Regioni. Non ci sarà, invece, un obbligo sul numero di persone che potranno stare a tavola insieme durante il cenone di Natale o di Capodanno, secondo quanto afferma ancora Conte. Ma magari una raccomandazione sì. Rimane intatto, però, il tradizionale scambio di regali. Che potranno essere acquistati anche grazie a un’apertura estesa, fino a sera, dei negozi durante il mese di dicembre.

Le misure ad hoc per il Natale

La premessa di Conte è chiara: per il periodo natalizio servono “misure ad hoc”. Il rischio, altrimenti, è quello di “ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere”. Motivo per cui il presidente del Consiglio afferma con chiarezza che bisogna evitare di consentire tutte quelle occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio. Precisazione importante riguarda ciò che si potrà fare all’interno delle proprie abitazioni: “Uno stato libero e democratico non può  entrare nelle case e dire quante persone siedono a tavolo”, ammette il presidente del Consiglio.

Meno socialità, ma sì allo scambio di regali

Ridurre la socialità, quindi, non vuol dire privare i cittadini di alcune tradizioni, come quella dello scambio dei doni, che verrà consentito. E proprio in questo senso viene ritenuto “controproducente limitare gli orari dei negozi”. Da qui l’idea di consentire l’apertura degli esercizi commerciali “fino a orari che ci permettano di evitare gli assembramenti”.

Gli spostamenti tra Regioni e il no alle vacanze sulla neve

Altra limitazione riguarderà gli spostamenti consentiti durante le festività natalizie. Il governo sta lavorando per capire quali debbano essere le restrizioni o le raccomandazioni, ma Conte non nasconde un segnale di ottimismo quando afferma che entro fine mese potremmo non avere più Regioni in zona rossa. Il che potrebbe voler dire anche qualche possibilità di spostamento in più tra le diverse zone del territorio italiano. Ma sempre con un limite.

E uno di questi limiti riguarda sicuramente le vacanze sulla neve: “Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve”, avverte in maniera schietta il presidente del Consiglio. Che si sofferma sul tema degli impianti sciistici, salito alla ribalta proprio nelle ultime ore, anche in seguito alla richiesta delle Regioni di riaprirli. In questo caso la risposta, secondo il governo, deve essere europea, tanto che l’obiettivo di Conte è quello di arrivare a un protocollo europeo d’intesa con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron.

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