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Covid 19

Conte conferma la stretta di Natale: “Non si può vivere le festività seguendo le tradizioni”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, torna a parlare delle restrizioni che il governo metterà in campo per Natale, confermando che arriverà una nuova stretta: “Servono misure aggiuntive. C’è tanta voglia di vivere le festività secondo tradizioni, ma questo ora non è possibile e occorre qualche intervento aggiuntivo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, conferma l’arrivo di una stretta per il Natale. Durante la registrazione della puntata di Accordi & Disaccordi che andrà in onda questa sera su Canale 9, Conte sottolinea: “Stiamo lavorando in queste ore per cercare di rinforzare il piano natalizio. Abbiamo avuto un'ulteriore interlocuzione con gli esperti del Cts che ci hanno consigliato misure aggiuntive. Dobbiamo scongiurare la terza ondata”. Poi, parlando ancora dell'emergenza Covid e dellemisure restrittive per il Natale, aggiunge: “Stiamo lavorando per cercare di rinforzare il piano natalizio. Noi dobbiamo arrivare in condizione di massima resilienza. Le misure stanno funzionando fin qui ma ci stanno preoccupando – e hanno preoccupato anche gli esperti – quelle situazioni di assembramenti dei giorni scorsi. Faremo qualche intervento aggiuntivo”. Il presidente del Consiglio parla anche delle misure finora messe in campo: "Stanno funzionando, abbiamo l'Rt sotto l'1, però gli assembramenti degli scorsi giorni hanno destato preoccupazione. C'è tanta voglia di vivere le festività secondo tradizioni, ma questo ora non è possibile e occorre qualche intervento aggiuntivo".

A preoccupare Conte è anche l’alto rapporto tra malati e decessi: “Questo mi preoccupa sempre fortemente, ho consultato medici ed esperti. Non c'è una sola risposta, ma avendo tanti anziani sono più a rischio. I fattori sono tanti ed è difficile individuare la ragione”. Altro tema è quello della scuola, l’obiettivo del presidente del Consiglio è quello di tornare in classe in presenza il 7 gennaio: “C'è un grande lavoro per tornare il 7 gennaio con la didattica in presenza. Abbiamo organizzato dei tavoli con i prefetti per cercare di incrociare, rispetto alle realtà locali, i dati dei trasporti e degli orari di entrata e uscita per evitare degli orari di punta”.

Sulla terza ondata Conte riporta ciò che dicono gli esperti: “Non c’è certezza della terza ondata, ma c'è probabilità. E allora in caso di pericolo bisogna agire con la massima precauzione”. Durante la puntata si parla anche del vaccino anti-Covid: “Sarebbe bello avere un'unica data dei Paesi Europei, una sorta di Vaccine Day – si augura Conte – Spero lo si possa fare ai primi di gennaio ma per avere un impatto sulla popolazione bisogna raggiungere 10-15 milioni di vaccinati, e contiamo di averli nella primavera inoltrata”.

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