Conte avverte vicepremier e Ue: “Dobbiamo abbassare i toni, se lo spread si alza è un problema”
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lancia un doppio avvertimento sulla situazione economica italiana da Mosca, dove ieri ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Il primo avvertimento riguarda il differenziale tra Bund tedeschi e Btp, riprendendo quanto affermato ieri dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria: “Se lo spread si alzasse ancora, e comunque anche se si mantenesse elevato, come ora a questo punto, certo sarebbe chiaramente un problema. Un problema di sistema. Perché paghiamo tanto di interesse”. In un colloquio avuto con la Repubblica e La Stampa, Conte lancia anche un messaggio che sembra rivolto sia ai suoi vicepresidenti del Consiglio – Luigi Di Maio e Matteo Salvini – sia ai rappresentanti della Commissione europea e degli altri governi Ue: “Dobbiamo augurarci che lo spread scenda, abbassiamo tutti i toni e facciamo sistema perché ciò avvenga”.
Conte non perde la fiducia, comunque: “Io sono responsabile e fiducioso”, afferma conversando con i due cronisti all’interno del museo Puskin di Mosca. “Il mio – prosegue – vuole essere un messaggio di fiducia, sia chiaro. Quindi dobbiamo augurarci e fare in modo che lo spread possa abbassarsi. Contribuendo noi per la nostra parte. E contribuendo tutti per la propria”. E chiede di contribuire anche ai giornalisti: “Vale anche per voi, fatelo abbassare pure voi”.
Domani è atteso il giudizio di Standard & Poor’s, l’agenzia di rating che potrebbe declassare l’economia italiana, dopo il taglio già avvenuto da parte di Moody's: “Se arrivasse il downgrade – replica Conte – lo valuteremo. Se sono spaventato? Io non sono contento se lo spread è alto, ve l’ho detto. E sto lavorando perché si abbassi. Vogliamo e dobbiamo mandare un messaggio di fiducia”. Ma in ogni caso “bisogna evitare le drammatizzazioni. Le basi dell’economia italiana sono solide”, secondo il presidente de Consiglio. Infine, una replica alle accuse del commissario Ue Pierre Moscovici sul pericolo di un ritorno del fascismo: “Ancora con questa cosa del fascismo! Ma per favore, affrontiamo le cose in modo serio”.