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Conte alla festa dell’Unità: “Mi è mancato Salvini durante Covid? Non può mancare a nessuno”

Intervenendo alla festa dell’Unità, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte risponde a una domanda su Matteo Salvini e su quanto gli sia mancato durante l’emergenza Covid: “Salvini non può mancare a nessuno, a chi lo ama e a chi ha idee molto diverse, perché parla tutti i giorni così tante volte che è difficile possa mancare”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto questa sera alla festa dell’Unità, organizzata dal Pd a Modena. E ha risposto a una domanda dell’intervistatrice su Matteo Salvini: “Nei mesi del Covid, le è mai mancato Salvini?”, è la domanda. “Salvini non può mancare a nessuno, a chi lo ama e a chi ha idee molto diverse, perché parla tutti i giorni così tante volte che è difficile possa mancare”, è la replica. Il presidente del Consiglio si è soffermato a lungo su molti temi, a partire da quello della scuola: “Ho spiegato a mio figlio di 13 anni che tornerà in presenza dopo la didattica a distanza. In Germania hanno chiuso 100 scuole, in Francia 130. Si devono affrontare scenari del genere. Quindi gli ho spiegato che se dovesse capitare di trovare un compagno positivo ci sarà un tracciamento, ragionevolmente si potrà anche arrivare a ricostruire come contatti stretti tutti i compagni stretti e si passerà alla didattica a distanza. Non deve pensare che se scatta la quarantena il governo o il ministro non hanno lavorato bene. Dobbiamo aprirci a questo scenario”.

Sulla scuola Conte ha assicurato che tutto il governo sta lavorando con l’obiettivo di riaprire gli istituti e ha attaccato chi lo critica: “Come mai negli anni precedenti non vi siete preoccupati della scuola?”, afferma. Parlando anche della situazione della scuola in Italia e delle carenze ereditate dal passato, soprattutto riguardo alla questione dei nuovi banchi che arriveranno “entro ottobre” in tutte le classi che li hanno richiesti: “Forse in Italia in molti casi c’erano i banchi di mio nonno”.

L’alleanza tra Pd e M5s secondo Conte

Conte ha risposto anche ad alcune domande sull’alleanza tra Pd e M5s: “Se c’è un’esperienza di governo nazionale, che si sta rivelando positiva perché stiamo raggiungendo dei risultati mai raggiunti, e nel momento in cui procediamo nell’azione di governo, stiamo affinando le conoscenze, è naturale aspettarsi che anche a livello territoriale ci possa essere la possibilità di sfruttare questo dialogo e di maturare delle prospettive diverse rispetto al recente passato. Non voglio parlare di alleanze organiche, credo però che possano crescere delle prospettive politiche più durature”. E in vista delle prossime elezioni regionali ha aggiunto: “C’è un centrodestra unito, quindi presentarsi in modo sparpagliato a livello territoriale significa affrontare le sfide territoriali in modo impari”.

Conte dice no al rimpasto di governo

Conte non vuole sentir parlare di rimpasto, un termine considerato “vecchiotto e logoro”.  E, invece, ha ribadito che il suo compito è quello di portare a casa il Recovery fund senza sprecare neanche un euro. Sul Mes, invece, il presidente dl Consiglio ha ribadito: “La mia posizione l’ho anticipata pubblicamente: il mio è un atteggiamento molto laico, adesso stiamo elaborando i progetti, valutiamo di conseguenza. Io, d’accordo con il ministro Gualtieri, non ci sentiamo di dire sì o no. Se pensiamo che ci serva ne discuteremo in Parlamento e proporrò una soluzione nel dibattito parlamentare”. Parlando del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, Conte ha detto: “Francamente non ho mai avuto uno screzio perché è una persona molto leale, molto schietta. La sua posizione sul Mes la conosco, c’è un dibattito in corso”.

Da Alitalia al Ponte sullo stretto

Su Alitalia, Conte ha detto di voler “preservare la possibilità di una compagnia italiana forte, ma non vogliamo un carrozzone di Stato”. Sul ponte, o il tunnel, sullo stretto di Messina, il presidente del Consiglio ha commentato: “Io ho detto che non è serio parlare del collegamento tra Sicilia e Calabria se prima non si porta avanti il progetto di completamento delle infrastrutture. Dopodiché non potremo eludere anche il problema di questo collegamento. Ho voluto dire che se ci sono problemi per il ponte possiamo valutare il tunnel, qualsiasi soluzione. Ma dovremo essere pronti”.

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