Conte accetta mediazione Grillo: “Ben venga per evitare scissione M5s, ma restano miei punti fermi”
Giuseppe Conte accoglie positivamente la mediazione accettata da Beppe Grillo per il futuro del Movimento 5 Stelle e sulla questione dello statuto che ha diviso il leader in pectore e il garante pentastellato. Come riporta l’Ansa, per Conte è positivo il tentativo di mediazione per rilanciare il Movimento e, soprattutto, per evitare scissioni. Su alcuni punti l’ex presidente del Consiglio, però, non transige: i principi fondamentali devono restare fermi. Questo sarebbe il ragionamento portato avanti da Conte e riferito da fonti a lui vicine. Che sottolineano come il tentativo di mediazione non possa essere valutato negativamente, soprattutto perché l’ex presidente del Consiglio ha sempre cercato di trovare una sintesi ed evitare spaccatura e scissioni. Conte era stato preventivamente informato della mediazione voluta da Grillo, soluzione accolta positivamente se può servire a rilanciare il M5s, dando vita a un nuovo corso. Fermi restando, però, alcuni principi fondamentali su cui lo stesso ex presidente del Consiglio si era già espresso in conferenza stampa prima della risposta negativa di Grillo.
Ieri da parte di Beppe Grillo era arrivato un chiaro passo indietro, con la decisione di accettare la richiesta di mediazione avanzata dai gruppi parlamentari. Il garante del M5s ha quindi stabilito di “individuare un comitato di sette persone che si dovrà occupare delle modifiche ritenute più opportune in linea con i principi e i valori della nostra comunità”. Nel comitato ci saranno Vito Crimi, Davide Crippa, Ettore Licheri, Tiziana Beghin, Stefano Patuanelli, Roberto Fico e Luigi Di Maio. La mediazione ha portato anche alla sospensione della votazione sul comitato direttivo.
Nel comitato c’è anche Luigi Di Maio: il ministro degli Esteri è intervenuto oggi in occasione di un convegno e si è soffermato anche sulla questione interna al Movimento sottolineando che è “un momento politicamente delicato e proprio perché è delicato bisogna parlare pochissimo e lavorare per trovare una soluzione comune”. L'ex capo politico del Movimento 5 Stelle sa bene che “non è semplice, ma troveremo una soluzione comune per far ripartire questo progetto, che esiste da dieci anni e ha dato tre governi a questo Paese e ha accompagnato l'Italia in un processo di transizione e cambiamento al di là della tragica pandemia”.