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Conflitto Israelo-Palestinese

Conte a Tajani: “Stop invio armi a Israele, su bombe contro i bimbi palestinesi non ci sia nostro nome”

Botta e risposta tra Conte e Tajani alla Camera durante il question time, nel corso del quale il leader del M5s ha chiesto lo stop all’invio di armi a Israele e ha parlato di “mancanza di coraggio” da parte del governo. La replica di Tajani: “I codardi non stanno sui banchi di questo governo, onorevole Conte”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader del M5s Giuseppe Conte durante il Question Time ha chiesto in Parlamento che l'Italia sospenda temporaneamente la fornitura di armi a Israele.

Sul conflitto incorso nella Striscia di Gaza "l'Italia che fa? Forte dei suoi antichi e nobili valori democratici gira la testa dall'altra parte, la mette sotto la sabbia, ma non lo può fare se la sabbia è intrisa di sangue, servono fatti. Abbiate la forza le determinazione di sospendere, pur temporaneamente, la fornitura di armi a Israele, il mio esecutivo l'ha fatto con altri Paesi, con altri conflitti", ha detto Conte alla Camera, rivolgendosi al ministro degli Esteri Antonio Tajani.

"Sa cosa serve per questa misura? Il coraggio – ha sottolineato Conte -, dimostrate davvero di volere il cessate il fuoco. I veri patrioti si riconoscono se onorano la Costituzione, non se si girano dall'altra parte. Non vorremmo che sopra quelle bombe" che stanno uccidendo i bambini palestinesi, "ci sia il nome indelebile dell'Italia e della sua vigliaccheria. Non in nostro nome", ha scandito il leader del Movimento Cinque Stelle. Conte ha parlato anche di un "atteggiamento codardo" assunto dall'Italia il 27 ottobre alle Nazioni Unite con l'astensione alla risoluzione sulla tregua umanitaria.

"Le mamme di Gaza in queste ore scrivono i nomi dei loro figli sulle loro gambe perché hanno paura di non riuscire più a identificarli e piangerli – ha aggiunto Conte – perché danno quasi per certa la morte sotto le bombe".

La replica di Tajani

"I codardi non stanno sui banchi di questo governo, onorevole Conte, e le chiedo di usare un linguaggio più consono a un uomo che è stato presidente del Consiglio", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in Aula alla Camera replicando alle parole del leader del M5S, Giuseppe Conte, durante la sua risposta al quesito di Nicola Fratoianni per Avs.

La reazione di Forza Italia alle parole di Conte è stata dura: "Non è ammissibile che ci rivolga a qualcuno in quest'Aula in questa maniera. Men che meno da parte di chi ha rivestito alte cariche istituzionali nei confronti di un membro del governo", ha urlato Pietro Pittalis di Fi.

Conte attacca: "Tajani viola il regolamento"

Al termine del question time, il leader del M5s è tornato a prendere la parola: "Il ministro Tajani, nel rispondere ad altri interroganti, è tornato sul quesito posto da noi e si è rivolto a me con tono alterato. Al ministro Tajani non mancano certo occasioni per parlare col favore dei riflettori, ma rivolgendosi a me personalmente, in risposta ad altro quesito, ha violato il regolamento. Non ho problemi nel merito, nel confrontarmi col ministro Tajani, ma questa violazione del regolamento altera non solo le regole della Camera ma anche la logica della simmetria del contraddittorio", ha detto Conte, venendo interrotto dalle proteste della maggioranza.

"Guardate che riguarda anche voi, a meno che non pensiate di star sempre nella maggioranza", ha aggiunto il leader del M5s rivolgendosi ai colleghi della maggioranza, per poi riprendere: "Dicevo, si crea un'alterazione del contraddittorio perché il ministro, oltre a non aver compreso, credo in buona fede, il quesito, perché non ha risposto, in più mi attribuisce la volontà di avergli attribuito un appellativo su qualità caratteriali sue personali che invece esulano dal giudizio politico che rivendico di vigliaccheria del governo".

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